Magazine Cinema

Non avere paura del buio

Creato il 19 maggio 2012 da Misterjamesford
Non avere paura del buioRegia: Troy NixeyOrigine: UsaAnno: 2010Durata: 99'
La trama (con parole mie):  Katie Holmes, in fuga da Tom Cruise e dal suo ego, decide di accasarsi con un architetto e ristrutturatore d'interni che attende in una sorta di maniero che cela un terribile segreto dal secolo scorso la figlia, che ovviamente non è troppo contenta della cosa, considerato che si ritiene una sorta di pacco malgestibile che si passano con riluttanza i suoi genitori.Oltre alle grane in famiglia, fin da subito a complicare la situazione giunge l'atmosfera sospesa della casa, della quale soltanto un vecchio lavorante conosce tutti i retroscena e che in una zona oscura e celata agli occhi dei suoi visitatori ospita una tribù di scatenati gremlins o pseudo tali che si divertono un mondo a spacciarsi per la fata dei denti e ad imitare Gollum e Voldemort.I risultati dell'incontro tra l'improvvisata famiglia e gli esserini malefici saranno a dir poco sanguinosi.
Non avere paura del buio
Ci sono alcuni film che nascono male e allo stesso modo si confermano.
In particolare, ammetto di non aver mai nutrito troppa fiducia in quelli distribuiti pubblicizzando il produttore prima ancora del regista o della pellicola stessa: gli anni della Golden Age degli Studios e dei David O'Selznick - storica mente dietro a Capolavori come Rebecca e Via col vento - sono purtroppo alle spalle da qualche decina di anni, e spesso e volentieri avere il proprio nome sulla locandina nello stile "Tizio Caio presenta" non è mai un buon segno, per il suddetto e per la pellicola che dovrebbe rendere irrinunciabile.
Esempi illuminanti in questo senso sono stati, negli ultimi anni, Luc Besson - uno dei miei bersagli preferiti, lo ammetto - e Quentin Tarantino, che nelle stagioni della perdizione passò più tempo a raccontare in giro quale film gli sarebbe piaciuto girare o gli pareva il più cool del pianeta che a girarne lui stesso, prima ancora di rimboccarsi le maniche e tirare fuori quella genialata di Bastardi senza gloria.
Guillermo Del Toro, autore dello splendido Il labirinto del fauno, cade vittima dello scivolone più impressionante della sua carriera non solo producendo, ma addirittura scrivendo questo film davvero di poco conto, prevedibile, per nulla spaventoso e poco avvincente in cui la fanno da padrone l'insopportabile Katie Holmes e l'ancora più insopportabile Bailee Madison, giovanissima - ed anche discretamente brava - attrice vista anche nel recente Once upon a time nel ruolo di Biancaneve bambina: logica spiccia e trama scontata per quello che, più di una produzione, pare uno scarto che il buon Del Toro è riuscito abilmente a girare all'inutile regista Troy Nixey, che più che il mestiere di base non mette, neppure nelle sequenze in cui si potrebbe osare qualcosa in più.
Lo stesso utilizzo degli esseri che infestano la casa che il padre della piccola protagonista vorrebbe ristrutturare per lanciare la sua carriera di architetto e designer appare davvero limitato nonostante le potenzialità di questi incroci tra la fatina dei denti, Gollum e i Gremlins: certo, le feroci e beffarde creature nate dal mitico Gizmo portate sullo schermo dall'altrettanto mitico Joe Dante sono di tutt'altra pasta rispetto a queste scialbe imitazioni, eppure le stesse potevano essere sfruttate certo in altro modo, soprattutto considerata l'apertura, in cui l'antico proprietario della casa veniva forzato dai mostriciattoli ad uccidere la cameriera in modo da sfamarli con i denti della malcapitata nella speranza della salvezza del figlio.
Dunque, invece di osare, Del Toro e soci preferiscono andare sul sicuro - e non rischiare di sconvolgere più di tanto l'audience - confezionando la classica storiella standard che non spaventerebbe neppure il più sparuto tra i Cuccioli Eroici, il mio antagonista Katniss Kid.
Certo, non si tratta di una di quelle visioni così terrificanti da farmi scatenare le bottigliate, o arrivare furioso al termine, con la voglia di prendere a cazzotti il sacco fino a ridurmi le mani come due salsiccione, quanto piuttosto di un'insipidissima pellicola senza carattere e originalità, priva del benchè minimo thrilling e resa inquietante soltanto dal fastidio provato rispetto alla coppia di protagoniste: ammetto infatti, come disse in proposito anche la sempre mitica Cybsix, che una delle due sequenze davvero interessanti risulta essere, in fin dei conti, quella della gamba spezzata della Holmes, accanto all'apertura legata allo scalpellamento dei denti - argomento rispetto al quale resto sempre piuttosto sensibile dai tempi di American History X -, che se non altro è in grado di far provare un certo fastidio almeno rispetto all'idea della sua messa in pratica.
I quasi novanta minuti rimanenti, praticamente, sono nulla.
Giusto una comparsata più che dimenticabile nel valzer delle visioni di casa Ford che non vale neppure la pena di una bottiglia sollevata troppo. E scagliata con decisione.
MrFord
"Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there."Iron Maiden - "Fear of the dark" -

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines