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Non avere paura del buio ( 2010 )

Creato il 07 settembre 2013 da Bradipo
Non avere paura del buio ( 2010 )Sally Hurst è una bambina solitaria e introversa che va a vivere assieme al padre e alla sua nuova fidanzata in una splendida villa ottocentesca con tanto di parco . La casa ha bisogno di essere ristrutturata e per Sally è la porta per un nuovo mondo di giochi con tutti i suoi segreti e la sua aria misteriosa.Esplorando l'enorme tenuta attorno alla casa la bambina scopre un passaggio segreto e involontariamente libera nel mondo reale una razza antica di piccole creature. Per giunta cattivissime.
Quando ho cominciato a vedere questo film mi è sorto subito un dubbio sul titolo:ma quel Non avere paura del buio era un'affermazione, un'esclamazione o una domanda? 
Eppure sui titoli di testa non mi era sembrato di vedere punti interrogativi.
Decisamente criticabile pensare a queste facezie da parte mia però a meno che nella prossima vita rinascerò mago (e non divino Otelma, che il mago Zurlì ce ne scampi!) prevedevo ogni singola sequenza con un buon anticipo e non perchè sia particolarmente sveglio. Anzi non sono mai stato particolarmente sveglio. Son bradipo apposta.
Colpa del film che è una sagra paesana del deja vu ma senza i ricchi premi e i cotillons che caratterizzano queste amabili feste di borgata.
Dovevo sospettare di un tentativo di truffa nel vedere il nome di Guillermo Del Toro spiattellato ai quattro venti e scritto in caratteri cubitali perchè più vendibile del nome di Troy Nixey, il regista del film il cui nome appariva quasi per sbaglio sulla locandina scritto con un carattere così piccolo e quasi trasparente che eri assalito dal dubbio che fosse un nome o semplicemente una cacchetta di mosca.
Ma colpevolmente ho soprasseduto.
Ricapitolando :abbiamo la solita casa infestata, la solita bambina sensitiva simpatica quasi quanto le pantegane gobbe e pelose che la fanno visita al buio( oppure come il classico gatto che ti ha infilato le unghie in profondità nei marroni), un padre che si occupa solo dei cavoletti suoi e la sua fidanzata (che non è la madre della bimba) che capisce tutto col solito, classico attimo di ritardo.
Non avere paura del buio ( 2010 )
C'è tutto l'armamentario di film de paura alla Guillermo del Toro con il classico tema dell'infanzia problematica, del rapporto intergenerazionale abortito, c'è la serie di mostriciattoli che non fanno minimamente paura e c'è il consueto finale aperto con sorpresina -ina -ina.
Guy Pearce sta somigliando sempre più in modo inquietante a Ron Moss di Beautiful ma almeno senza sportelli aperti ai lati del cranio, mentre Katie Holmes trova una delle sue rare scritture dopo il matrimonio con Tom Cruise.
Sarebbe stato molto meglio che al primo incontro le pantegane gibbute si fossero portate via quell'antipatica della figlia.
Sarebbe stato un cortometraggio da applausi a scena aperta e avrebbe scatenato l'approvazione spontanea e incondizionata della sala.
E basta con questi piccoli mostri della recitazione che a 12 anni parlano come un astrofisico!
Un bambino normale, no?

( VOTO : 3 / 10 )


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