"Avrò fatto bene a sposare Tom Crociera?
In questi giorni non è che le crociere siano molto cool..."
Sì, ma non nel senso che già speravate...
Non avere paura del buio(USA, Australia, Messico 2010)Titolo originale: Don’t Be Afraid of the DarkRegia: Troy NixeyCast: Katie Holes, Guy Pearce, Bailee Madison, Alan Dale, Jack Thompson, Julia Blake, Eliza Taylor-CotterGenere: case infestateSe ti piace guarda anche: American Horror Story, Il labirinto del fauno, Monster House, Poltergeist, Insidious, Drag Me to Hell
Quando gli americani prendono l’ispirazione da un film tv del 1973 significa che sono davvero alla frutta?Se prima di vedere questo film pensavo che a livello di creatività non fossero messi benissimo, dopo la visione direi che sono già oltre la frutta. Sono al caffè e pure all’ammazzacaffè.
Fa piacere scoprire che almeno loro a girare 'sta roba si siano divertiti.
Visto che i soli americani non bastavano, a produrre Non avere paura del buio si è scomodato persino Guillermo Del Toro, il guru della scena horror mexicana che però dai tempi del pur valido Il labirinto del fauno mi sembra che viva un po’ troppo di rendita. Per il resto che ha fatto? Mimic? Pessimo. I due Hellboy? Carini, ma niente per cui gridare al capolavoro. E poi? Doveva fare Lo Hobbit ma non ce l’ha fatta, lasciando il progetto nelle mani più capaci di Peter Jackson. Insomma, sto Del Toro non Benicio mi sembra che in quel di Hollywood abbia quotazioni più alte del suo reale valore di mercato. Mi sa che le compagnie di rating l’hanno valutato un po’ altino. Per me andrebbe declassato almeno a BBB-.Comunque Del Toro ha deciso di cacciare fuori el denaro e pure cosceneggiare questa sorta di remake di un filmino televisivo degli anni ’70, che raccontava una storia all’epoca magari originale ma certo oggi parecchio di meno.Qual è questa storia?"Secondo te dovevo farmi Dawson o Pacey?"
"Machennesò, signora Crociera? Io manco ero nata ai tempi di Dawson's Creek"
"Ma porcoddue, chi me l'ha fatto fare, a me?"
Da salvare c’è poco o nulla, direi giusto l’interpretazione di una Katie Holmes piuttosto convinta di ciò che sta facendo (ed è l’unica), mentre Guy Pearce se la prende decisamente più “easy” e a sforzarsi non ci pensa nemmeno. Se in un film la Holmes è la cosa che funziona meglio, comunque, vi potete benissimo rendere conto da soli di come tutto il resto debba essere alquanto scarsino. La bambinetta Bailee Madison, che pure mi era risultata parecchio simpatica nell’altrettanto pessimo Mia moglie per finta, non è troppo convincente e soprattutto non è inquietante. Da un film di questo tipo non mi aspetto tante cose, ma almeno un bambinetto/bambinetta inquietante sì. Invece nemmeno questo. Qui siamo sotto al minimo sindacale.Se proprio siete patiti del genere “case infestate” allora potete anche dargli uno sguardo perché se siete patiti, oh chi vi ferma?, però non dite che non vi avevo avvisati.Un film non tanto brutto (ma comunque di certo non bello), quanto inutile inutile inutile. Cosa che a ben pensarci forse è ancora peggiore.(voto 4-/10)