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Non avete scelto un candidato, avete scelto vostro padre

Creato il 03 dicembre 2012 da Frankezze

Non avete scelto un candidato, avete scelto vostro padre

Il Manicheismo, recita Wikipedia, è una religione radicalmente dualista: due princìpi, la Luce e le Tenebre, coevi, indipendenti e contrapposti che influiscono in ogni aspetto dell’esistenza e della condotta umana.
In ogni vuol dire in tutti, condotta umana vuol dire vita, contrapposti vuol dire contrapposti. E allora vai al bar e ti senti dire “Nel caffè ci vuoi lo zucchero? No perché il caffè zuccherato è per ricchioni, i visigoti virili masticano amare Rubiaceae. Fuori da questo bar!“.

La carneficina che ci ha sommerso in questi giorni mi ha ricordato i tempi fasti dell’11 Settembre, quando fummo sottoposti alla segregazione rettale di George Dabliu che ci venne a raccontare che loro erano i buoni e gli altri erano i cattivi. Così oggi, tutta l’informe massa 2.0 pronta alla battaglia, adesso ti dico perché voto Bersani, ora ti racconto perché scelgo Renzi e non Bersani, ora ti spiego perché ho ragione. 

Endorsement, pompini, leccate di scroto, intere testate addobbate a comitati elettorali, come se i lettori fossero tutti volontari con spilletta, senza tener conto del Fabbio Di Ninno di turno che se ne strafotte che tu, direttore, tieni per Renzi: lui magari vuole semplicemente sapere cosa cazzo succede oggi.

Allora ci son venuti a dire che se vinceva Renzi era il cambiamento e ora che ha vinto Bersani è l’invecchiamento. Punto. Renzi il padre severo. Bersani il genitore premuroso. Perché gli elettori del centrosinistra non hanno scelto il loro candidato per le prossime politiche, hanno scelto il padre. E quando un elettore, nel proprio inconscio cognitivo, sceglie il padre attraverso il voto, se ne fotte dell’idea di futuro, di lavoro, di welfare che ha papà: l’elettore vuole solo coccole. E se non ha superato il complesso di Edipo, pompini.

E siccome non importa solo vincere, devi vincere contro qualcuno. Senza alcuna maledetta traccia di prospettiva, senza alcuna visione. Senza una considerazione adeguata della complessità. Noi vs Voi viene molto più facile. Poi diventa Me vs Te o ancora peggio Me vs Voi. E boom di cazzotti, editoriali, post sberleffi, rivincite giornalistiche, analisi sociologiche, vignette, canzoni, tweet, sempre sulle solite note. Non che faccia per forza male, se è costruttivo però.  Ma siete voi che avete detto noi contro di voi mica noi volevamo stare contro di voi? La solita merda, insomma.

E io da tutta questa merda però ne esco riabilitato, quasi vincitore. Perché molto orgogliosamente rivendico la mia più completa avversione verso qualsiasi forma di podestà, sia essa severa o premurosa. Io so solamente che ho un gran rodimento di culo che, per il momento, nessun padre democraticamente eletto sarà capace di farmi passare.

L'articolo Non avete scelto un candidato, avete scelto vostro padre è ovviamente opera di Frankezze.


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