Non il miglior adattamento di Hornby
Tratto dal romanzo di Nick Hornby Non buttiamoci giù, il film omonimo ne recupera i personaggi, lo attualizza leggermente, ma non riesce a ritrovarne lo spirito.
Martin, Maureen, J.J. e Jess si incontrano casualmente sul tetto di un palazzo la notte di Capodanno. L’obiettivo? Suicidarsi e tutti e quattro hanno il loro motivo. Ma non lo faranno e stringeranno un patto che sancisce che nessuno di loro potrà suicidarsi prima del giorno di San Valentino.
Nick Hornby è una miniera d’oro e d’idee per il cinema. E non è un caso che diversi suoi romanzi si siano prestati all’adattamento cinematografico. Difatti Alta fedeltà (High Fidelity, 2000) Febbre a 90° (Fever Pitch, 1997) e About a Boy (2002) sono sbarcati nelle sale cinematografiche, esibendo il carattere ironico, scanzonato e umano dello scrittore britannico. Purtroppo Non buttiamoci giù (A Long Way Down, 2013) non è sullo stesso livello dei fratelli “maggiori”. Difatti seppur il tema (del romanzo) appare scontato (l’unione fa la forza), la pellicola non riesce a riversare sullo schermo cinematografico l’adeguato surreale humour inglese, soffrendo l’operazione di condensazione del bestseller.
Non è sufficiente la puntuale caratterizzazione dei quattro personaggi principali a rendere Non buttiamoci giù un’opera da assaporare in modo empatico e ironico. La pellicola si sofferma eccessivamente sul lato esistenziale della vicenda, dimenticandosi di renderla surrealmente sarcastica. In fin dei conti la vicenda narra di quattro disperati che decidono di buttarsi da un grattacielo di Londra la notte di Capodanno; si dovrebbe ridere a denti stretti e invece il lato riflessivo fa eccessivamente capolino. Inoltre si nota un montaggio che perde per strada aspetti determinanti della storia, provocando confusione nello spettatore, che si ritrova disorientato ed esclusivamente aggrappato a “spizzichi e bocconi” di dialogo.
Tuttavia è necessario effettuare uno scarto critico tra il romanzo e il suo adattamento. E allora ecco che osserviamo un film che, complessivamente, non gira a vuoto ed esibisce delle azzeccate interpretazioni dei protagonisti Pierce Brosnan (spocchioso e arrogante ex conduttore televisivo), Toni Colette (madre infelice), Aaron Paul (ex componente di una band) e Imogen Poots (depressa figlia di un politico). Sono loro la vera linfa vitale di un film che appare convenzionale e che evita di spingere sul pulsante della comicità, concentrandosi preferibilmente sul lato emotivo ed esistenziale. Insomma Non buttiamoci giù non è interamente da gettare, anzi. Qualcosa si salva (ad esempio la suddivisone in quattro parti della storia, con annessa voce fuori campo a sottolineare il carattere del personaggio protagonista in quella sezione di film), ma forse non basta.
Uscita al cinema: 20 marzo 2014
Voto: **1/2