“Non ce la faccio!”: la paura di fallire

Da Quipsicologia @Quipsicologia

Sempre più persone temono di non farcela, di non essere all’altezza delle crescenti richieste in ambito professionale e privato. Intrappolate nella logica del perdente, queste persone si privano così della gioia di vivere e di affrontare le sfide che la vita quotidianamente gli propone.

Una storia come tante

Vediamo una storia in cui molti si possono riconoscere:

Flavia ha ventiquattro anni, è single e lavora come impiegata. Vorrebbe prendere la patente, ma teme l’esame di guida. La stessa cosa si sta ripetendo nel corso di ballo, interrotto per paura di fare brutta figura. Malgrado tutti le dicano “Dai che ce la fai”, non ha avuto il coraggio di presentarsi allo spettacolo di fine corso per il timore di essere derisa.

La paura di fallire accompagna Flavia più o meno dai tempi della scuola elementare. Quando qualcosa le è indifferente, è meno intimorita. Quando invece ci tiene parecchio, si sente subito sotto pressione e terrorizzata all’idea di non riuscire. Durante gli esami non è il sentirsi impreparata che la intimorisce, quanto apparire in difficoltà e a disagio agli occhi degli altri.

Fin da piccola al momento di affrontare una prova sviluppava sintomi quali ansia, tachicardia, nausea, sensazione di oppressione, mal di stomaco e mani sudate. Però, a preoccuparla di più però non sono tanto questi sintomi, ma altri, che da tempo le fanno fare brutta figura: blackout mentale, per cui rischia di sembrare un ebete e la rigidità a livello motorio, che la fa apparire ancora più goffa e insicura.

Gli esami sono uno stress inevitabile

La paura degli esami interessa maggiormente il settore della scuola e della formazione professionale. A seconda dell’età e del tipo di scuola, dal 9 al 25 per cento degli allievi teme di fallire nelle prove. Le paure naturalmente si fanno via via più intense con il passare degli anni.

Tale paura ha due tipi di ripercussioni:

  • può costituire l’impulso decisivo per imparare qualcosa prima della prova imminente;
  • può inibire l’apprendimento e la capacità di dimostrare quanto si è appreso.

Come abbiamo modo di imparare fin da quando siamo bambini, avere successo nella vita e dimostrarsi capaci sono strettamente collegati. Ci sentiamo ripetere continuamente ”Se sai fare qualcosa, allora sei qualcuno. E quando sei qualcuno, hai qualcosa”. Come dire che la posizione professionale e lo status sociale dipendono dagli esami superati con successo. Ma allora chi ha paura di fallire non ha modo di dimostrare ciò di cui è capace e agli occhi degli altri appare sempre al di sotto delle sue capacità.

La paura degli esami è la paura di essere giudicati

Per esame in senso lato consideriamo tutte le situazioni in cui vengono giudicate le nostre capacità. Alla base di questa paura c’è il timore di veder giudicate le proprie conoscenze e il proprio comportamento. Si possono distinguere in questo senso tre istanze giudicanti:

  • ambito sociale: esaminatori, capo, ascoltatori (pubblico), etc.
  • figure di riferimento del passato: genitori, nonni, maestri, professori, insegnanti, etc.
  • se stessi.

Temiamo tanto più di dover affrontare un esame e di non superarlo quanto più elevati sono gli obiettivi che ci proponiamo e quanto più vogliamo evitare una brutta figura. Da tutto questo si può evincere che per superare la paura degli esami è necessario imparare a gestire in modo costruttivo le situazioni in cui siamo sottoposti a un giudizio per il nostro operato.

Una certa dose di stress o comunque di nervosismo prima di una prova da superare è del tutto naturale. Anche perché se rimanessimo indifferenti, significherebbe che del risultato non ci importa nulla. L’obiettivo di mantenersi perfettamente a proprio agio è decisamente irrealistico, tanto da provocare a volte esattamente l’effetto opposto. Se proviamo a camuffare o a nascondere la tensione e la paura rischiamo di apparire impacciati e innaturali.

Le cause della paura di fallire

Alla base di una esagerata paura dell’insuccesso vi sono in genere svariati motivi. Vediamone alcuni:

  • quando si ha una scarsa autostima e si chiede troppo a se stessi;
  • quando si sente molto il bisogno di avere un riconoscimento da parte degli altri;
  • quando ci sono state rivolte richieste eccessive fin dall’infanzia;
  • quando si teme l’insuccesso e si cerca di evitarlo in tutti i modi;
  • quando al momento di mettersi alla prova ci si osserva eccessivamente.

Per imparare ad affrontare questa paura e superarla, saranno importanti due fasi fondamentali:

  • imparare a conoscere le propria paura di fallire;
  • imparare a gestirla al meglio.

Entrambe queste fasi possono essere favorite all’interno di un percorso psicoterapeutico, soprattutto in tutte quelle situazioni in cui ci si sente privi di fiducia e allo stesso tempo privi di risorse fisiche, psichiche e mentali.

Per approfondire:

Vincere la paura della paura

Perché la paura di guidare l’auto

Perchè la paura di volare

Perchè la paura degli spazi aperti

Perchè la paura delle malattie

Perchè la paura dell’autorità

Paura del nuovo

Il nostro lato ombra

Cristiana Milla, psicologa e psicoterapeuta. Per avere maggiori informazioni, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli. Per consulenze psicologiche, psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scriverle una mail all’indirizzo cristianamilla@quipsicologia.it oppure telefonarle al 339.6137545.


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