A.A.A. Cercasi difensori per questo libro.
Direttamente dalla scrivania di Noco
Trama:
Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe per via dell’influenza. Ma noi sappiamo per certo che non è proprio la verità. Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l’impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l’attrazione per lei è fonte di distrazione e soprattutto portarsela a letto sembra una missione impossibile. Non cercarmi mai più è il racconto privato, scandaloso e spiritosissimo di un casanova impenitente. Ma, mentre racconta la sua storia, Drew capisce finalmente che l’unica cosa che non aveva mai voluto nella vita, è l’unica di cui adesso non può più fare a meno.
La vedete la copertina?
C’è scritto che ha vinto il premio “Miglior romanzo dell’anno secondo i lettori di goodreads 2013” ed è vero! Nessun espediente editoriale o pubblicità ingannevole!
Mi sono documentata, ho letto recensioni da favola su questo titolo a livello internazionale, e quindi, non appena disponibile in italiano, mi sono buttata a pesce nella lettura.
Ma si sa, io sono un salmone: nuoto spesso controcorrente…
Questo libro è originale, su questo non ci sono dubbi!
Il punto di vista maschile, inedito e frizzante, lo rende davvero una “chicca”: decisamente curioso. Inoltre la scelta dell'autrice di far dialogare il protagonista con un pubblico (noi) lo rende “televisivo”, effervescente, brioso e scorrevole: mi è sembrato di assistere ad una sit-com americana, e, quasi quasi, mi pareva di sentire risate registrate e applausi finti.
Punto. Per me, tutto si è esaurito lì.
In realtà non mi sono divertita particolarmente a leggere la storia di un maschio sessista, egoista, viziato, e, ahìme, pure bello e ricco che ama "volare di fiore in fiore" come se fosse uno sport riservato solo “ai più dotati”, ritenendo persino che le sue "vittime" siano delle privilegiate… che altruista, nevvero?
E non mi è piaciuta affatto la sua descrizione minuziosa della rovinosa “caduta nel baratro dell'amore”… poverino, dopo essersi goduto alla grande una vita da debosciato schiavo del sesso, ora il suo delicato cuore soffre nel profondo: mi sento in pena per lui… quasi!
E che dire della sua trasformazione in stalker? Ma si sa i bambini viziati fanno i capricci e mettono il broncio quando non possono avere ciò che vogliono, quindi ci sta… eccome!. Comunque, se mi capitasse un tipo così probabilmente lo prenderei a badilate in testa (o forse proprio lì, dove è più ”dotato”, giusto per essere sicura di beccare una parte “vitale” per l’elaborazione delle sue infime strategie).
Per giunta, per tutto il libro, non son riuscita a togliermi dalla testa che quest’uomo che mi stava parlando amichevolmente in termini volgari, è nato dalla penna di un’autrice donna… a buon intenditor… ;)
Infine, ciliegina sulla torta, non ho amato neppure particolarmente la protagonista femminile, frutto dell’assemblaggio di alcuni tra gli stereotipi che odio di più. Presentata come un stra-f**a intelligentissima, tanto sexy quanto arguta, in realtà non è né intrigante, né intelligente, ma solo opportunista, visto che si è lasciata felicemente traviare dal lussurioso, ricco e giovane capo, tradendo e poi mollando l'amore della sua vita che, pur non essendo un pezzo di uomo da far sognare, ne convengo, udite udite, le è sempre stato vicino anche nei momenti davvero duri, la ama davvero e l'ha pure mantenuta all'università perchè lei aveva il sogno nel cassetto di "fare soldi"…
L’unica consolazione è che non si è perso un granchè!
Insomma, non voglio essere polemica, ma, secondo il mio esclusivo punto di vista, oltre all'originalità, resta davvero pochino, se non che mi sono sembrati davvero fatti l’uno per l’altra… che ci volete fare : ho una vena romantica, trovo sempre un lato positivo!
Per me, e sottolineo secondo il modestissimo parere, questo è un libro da leggere come se si seguisse una strampalata sit-com, appunto, interessante perchè stravagante, eccentrica, paradossale, ma io, di certo, non lo rileggerei!
Però, come ho detto, io so che spesso nuoto controcorrente, quindi vorrei tanto sapere che ci han trovato di bello quelle ( e ripeto sono tante in tutto il mondo) che l’hanno apprezzato…
So che ci siete, qualcuna pure anche qui… che aspettate? Fatevi avanti!