Non chiamateli indignati. Non dite che erano pochi

Creato il 18 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Federico Catani il 18 ottobre | ore 09 : 10 AM


Erano talmente pochi i facinorosi, che sono stati in grado di mettere a ferro e fuoco mezza Roma. Erano talmente isolati quei facinorosi, che i feriti si contano a decine. Sempre i soliti facinorosi avevano così tanta ragione che hanno distrutto vetrine, incendiato auto e preso a sassate i poliziotti “servi dello Stato”. Bisogna capirli, poveri ragazzi, sono disoccupati, sono stanchi della situazione politico-economica, non vogliono pagare il debito che altri hanno accumulato e hanno il diritto di ribellarsi a una società che li schiaccia. I facinorosi, sempre una minoranza, s’intende, vogliono un mondo talmente diverso, che non si fanno problemi nel vestire firmati, usare l’iphone, andare a ballare tutti i fine settimana e trascorrere le vacanze all’estero. Questi giovanotti sono per la sobrietà, per l’austerità, per un ritorno alla solidarietà. Sono talmente desiderosi di costruire un mondo più vivibile e umano che non hanno esitato ad assaltare una chiesa e a distruggere una statua della Madonna, compiendo un atto sacrilego che lascerà il segno.
Non veniteci a dire che erano indignati. Gli indignati sono quelli che hanno visto distruggere la propria auto, il proprio negozio, la propria fede. Indignati devono essere quelli che sono finiti nel caos senza motivo, quelli rimasti paralizzati perché la città si è bloccata ed è stata devastata. Indignati dobbiamo essere tutti quando vediamo che sono state arrestate solo 12 persone, le quali peraltro saranno presto libere di tornare a compiere le loro azioni scellerate. E non tirate fuori la storia degli infiltrati, del complotto, delle violenze delle forze dell’ordine e della maggioranza pacifica. Erano educati e pacifici quei dimostranti di tutte le età che hanno inveito contro Marco Pannella (dal cui pensiero peraltro sono lontano anni luce), sputandogli addosso e lanciandogli oggetti? Non mi pare. Eppure hanno sfogato la loro rabbia inquietante prima che iniziassero i tafferugli. Se il futuro deve finire in mano a questa gente, c’è poco da stare allegri.
Ovviamente tutto ciò non significa affatto schierarsi dalla parte dei banchieri e dell’alta finanza. Dio ce ne scampi e liberi! Se è possibile dirlo, preferisco scegliere una terza via. Anche perché bisogna considerare un fatto curioso: se qui in Italia gli indignati hanno avuto la benedizione di Mario Draghi, negli Stati Uniti hanno ottenuto l’approvazione di un certo George Soros, che non è propriamente un povero disgraziato esente da colpe. Insomma, sono ben felice di essermene stato a casa.
P.S. Vorrei unirmi anch’io al coro di critiche verso le forze dell’ordine. Anche io rivolgo loro un rimprovero. Perché sono stati così blandi? Oltre ai manganelli, agli scudi e ai fumogeni, non hanno forse a disposizione altri mezzi? Mi pare di si. E allora perché non li hanno usati?
P.P.S. Invece di pronunciare le solite frasi di condanna delle violenze, così infarcite di retorica, perché non si fanno ripagare i danni ai delinquenti che hanno sfasciato tutto? Non è possibile che alla fine della fiera ci rimettano sempre i contribuenti onesti.


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