Questo è uno degli stralci in cui non mi sono piaciuti per nulla i termini utilizzati per descrivere un percorso così complesso:
"E’ prigioniera di un corpo femminile che vorrebbe trasformare in maschile sottoponendosi a devastanti trattamenti medici, di convenzioni sociali che la mortificano che le impediscono di vivere per quello che è o che vorrebbe tanto capire, prigioniera di un paese stanco, mortificante, che sembra non poter concedere nulla a chi viene bollato semplicemente come Diverso, come Lesbica, come Omosessuale, come Contro Natura. A 22 anni si innamora di Irene, una sedicenne, che le farà capire che trasformare il suo corpo non è affatto la scelta più giusta ma la loro storia d’amore avrà vita breve e vistasi senza futuro..."Insomma, per la serie a quanto pare noi persone T* ci sottoporremmo, intanto, a devastanti trattamenti medici e poi per giunta lo faremmo, o meglio, sceglieremmo di farlo solo per delle convenzioni sociali...ma scherziamo -.-???
Ecco perchè poi la società pensa a noi persone transessuali come a dei poveri pazzi che non riescono ad accettarsi per quello che sono!!!
Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno su questo libro. In ogni caso proverò a leggerlo per capire se si è trattata solo di una mia prima impressione personalissima oppure no.
Questa è l'intervista di Federica Tuzi che parla appunto di questo suo libro (su Radio3) e nella quale fa un accenno all'Identità di Genere sovrapponendola all'Orientamento Sessuale:
http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_libro.cfm?Q_EV_ID=324005#