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"Non ci sono più i milanisti di una volta"

Creato il 19 giugno 2010 da Gianclint

Così dicono quelli che la sanno lunga ma non si sbilanciano mai per paura di dire la propria, passando la misera esistenza che vivono, criticando gli altri tifosi del Milan, catechizzandoli, dicendo loro cosa devono dire o fare, trincerati dietro a questa "massima" talmente usata da essere lisa, tirata fuori ad ogni occasione che si presti buona, per poter fare la parte del "vecchio saggio che le ha viste tutte" e cercando (invano) di far passare gli altri come dei poveri cretini che non sono all'altezza di essere tifosi di questi colori. Invece che chiedersi come mai si contesta, si inveisce contro il contestatore e ci si ferma li. Ma lasciamo perdere questi insulsi personaggi, inutili come un calippo al polo sud.
Davvero non ci sono più i milansti di una volta? Eppure io non ne sono sicuro. I milanisti di una volta ci sono anche questa volta. A parte che mi si deve spiegare (davvero senza generalizzare) cosa si intende per "milanisti di una volta". Se si parla di un semplice fatto anagrafico ci può stare. Credo che i milanisti dei primi del 900, ora sia un po' difficile reperirli. Se si parla invece di "modi o stili" di tifare per il Milan, allora non capisco dove sarebbero spariti questi fantomatici "tifosi di una volta". Una volta i milanisti andavano anche in serie B e riempivano gli stadi, ma erano anche quelli che inveivano per i Milan del "Capello-bis" e del "Sacchi-bis", di Zaccheroni e di Tabarez. O forse quelli ce li siamo tutti dimenticati? E quelli che lanciavano le arance?
Il fatto è che, chi di solito si nasconde dietro ad un "non ci sono più i tifosi di una volta", fa come sempre l'errore di non valutare i fatti e contestualizzarli nel momento storico che si sta vivendo.
Perché molti tifosi criticano questa società? Perché molti arrivano a chiedere la cessione della squadra? Io personalmente, non posso rispondere per ogni singolo individuo, ma conoscendo le mie motivazioni e quelle di chi mi sta vicino e conosco da tanto tempo, posso tracciare una sorta di profilo del contestatore, che ad alcuni sfugge, trattasi di tifoso del Milan.
I "contestatori" non sono venuti fuori dai tombini l'estate scorsa, improvvisamente. Non hanno bevuto una pozione magica che li ha trasformati in migliaia di mister Hyde nel giro di una notte. I contestatori sono cresciuti anno dopo anno, e quasi sicuramente non certo partendo da un paio di anni fa, almeno da cinque. Almeno. Il tutto è frutto di parole e azioni della dirigenza del Milan, di chi l'ha allenata e di alcuni giocatori che ne hanno preso parte. Dichiarazioni assurde, acquisti inspiegabili, formazioni scellerate perpretrate nel tempo, giocatori inguardabili e in questo costanti, tutta una serie di fattori che hanno portato negli ultimi 5 anni, alla crescita esponenziale, dei critici e alla lenta scomparsa dei sostenitori a prescindere. Ed ognuno contesta come gli pare, senza che nessuno si possa permettere di imporre il modo giusto. A meno che non si passi alla violenza, allora in quel caso si entra in un territorio che esula dal definirsi "umano e civile".
Nulla mi vieta di pensare, che se il Milan l'anno di calciopoli, fosse finito in serie B, avrebbe ne più ne meno, raggiunto i 40000 e passa abbonamenti. Nulla mi vieta di pensare, che se negli ultimi anni, la dirigenza rossonera avesse dimostrato con fatti, parole e musica di avere a cuore il destino del Milan, INVESTENDO (magari sbagliando ma provandoci almeno) e non SPERPERANDO MILIONI (rinfacciandoli ai tifosi ad ogni pié sospinto) come fatto, sicuramente anche con un Milan ridimensionato, anche con QUESTO Milan, si sarebbe visto un San Siro pieno. Anche se per quanto riguarda il tifo allo stadio, bisognerebbe aggiungere l'appendice "c'era una volta la Fossa dei Leoni" ed aprire un capitolo a parte, parlando di "tifo" e "tifo comandato". Ci fosse stata chiarezza sin da subito, e ripeto, non mi riferisco solamente alle ultime due stagioni, forse i tifosi sarebbero stati più... tifosi.
Invece, tutto ciò non è accaduto. La dirigenza rossonera ha continuato a bruciare soldi e a buttarli letteralmente nel cesso tirando più volte la catena per sicurezza, ha creato un muro fatto di menzogne, fregnacce e frecciate e i tifosi, che sono gli stessi di una volta, ma non vedono semmai nella dirigenza, la stessa di una volta.
E viene facile chiedersi, perché un tifoso dovrebbe sostenere a prescindere una squadra che è stata creata da gente che non lo rispetta? Per amore dei colori, della maglia e di tutte le licenze poetiche e da libri Harmony che possono venirci in mente? D'accordo, ma per amore dei colori e della maglia, ci si può anche indignare per come vengono ridotti e ridicolizzati. Si può "chiedere la testa" di chi ferisce e si guarda bene dal mettere un cerotto. Anche perché, bisogna ricordaci bene, che il Milan siamo noi tifosi, irascibili o inchinati a novanta gradi, ci siamo dentro tutti, chi invece questo Milan l'ha rilevato più di vent'anni fa, sta dimostrando quanto attaccamento alla maglia possiede, poco anzi pochissimo. I tifosi di una volta ci sono anche stavolta, la dirigenza di una volta è sparita.

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