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Solito servizio su quanto è brutto il tempo.
Quando non sanno che dire lo tirano fuori. Considerato che stiamo parlando di Studio Aperto mi è andata pure bene!
Non sono le menate varie sul tempo a infastidirmi è l'enfasi che ci mettevano sopra.
Il succo della questione è che quest'anno, di fronte a un'estate che lascia a desiderare, le località marittime ne risentiranno. Il messaggio che passa è: non vi lamentate se il turismo italiano fa schifo perchè se quest'anno abbiamo fatto pochi soldi è colpa del tempo.
Potrebbeanche filare liscio se noi ci trovassimo su un'isoletta di merda in mezzo al Pacifico, dove l'intera economia si regge sul turismo e dove l'intero apparato turistico si regge sulle località balneari. Peccato che l'Italia non sia solo mare, sole e spiagge chiappe all'aria. L'Italia è anche città d'arte e cultura, ammetto di esserci rimasto un po' male anche perchè neanche quest'anno riuscirò ad avere un'abbronzatura decente, ma se il mare è proibitivo per colpa del tempo chi è in vacanza può anche deviare verso un altro tipo di località, magari una gita fuori porta o una città d'arte, approfittando del fatto che nelle città non si schiatta per il caldo.
Perchè la maggiorparte degli italiani non fa così?
1) La maggiorparte degli italiani è ignorante, parliamo di coatti tristi e vuoti che senza l'estate al mare si richiudono disperati in una posizione autistica. Del resto noi siamo ben disposti a farli restare come tali
2) Le città d'arte italiane, come qualsiasi altra località in Italia non sono convenienti.
Rispetto alle potenzialità turistiche che abbiamo, solo una piccola parte dei turisti stranieri trascorre la vacanza in Italia e una parte ancora più piccola è composta da turisti italiani che se non fanno una vacanzetta a basso costo sotto porta preferiscono a quel punto andarsene all'estero. Io andrò a Budapest e in 5 giorni di hotel a 4 stelle spenderò quanto una sola notte in un hotel a 3 stelle a Viareggio. E qualcosa mi dice che gli Hotel di Budapest sono migliori di quelli di Viareggio, anche a parità di grado.
Certo, direte voi, in Ungheria patiscono la fame.
Certo, dico io, qua ce la passiamo alla grande no??
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