Magazine Poesie

Non ci sono porte chiuse

Da Nullaecomeappare

timbro_guaranted

Non Faccio mai copia incolla ma per questo blog credo che valga la pena farlo:

ci sono storie di di sogni e relatà..che danno speranza ..

ELVIS INSIDE – LUCA NEGRI

2 Repliche

“Deve avere circa 70 anni … allena ragazzini da più di metà della sua vita sulle acque del Ticino. Gli chiediamo cosa sia per lui il talento … Ci guarda … ha gli occhi di quelli che sanno comprendere la voce del fiume … non ci dice nulla … alza solo il dito indice e ci indica un ragazzo che si sta avvicinando … il ragazzo si chiama Luca Negri.

“Lo notai subito” ci dice “aveva un modo di mettere la pagaia in acqua unico … era la naturale estensione delle sue braccia. Tecnica e forza esplodevano l’attimo esatto in cui sfiorava la superficie del fiume.” Le parole di Antonio Mortara, il suo storico allenatore, sono colme di ricordi, di emozione e di ammirazione.

Luca Negri

Luca Negri

“Il talento è una dote che ti regala la Natura, non puoi ignorarlo. Puoi cercare solo di fare del tuo meglio per manifestarlo. In uno sport può essere la capacità di compiere un gesto con estrema spontaneità che ad altri risulta più artificiale e difficile. La volontà di replicare quel gesto, di ripeterlo all’infinito, di migliorarlo ed affinarlo è quello che ti permette di puntare all’eccellenza e di conseguenza a risultati significativi.” ci dice Luca Negri.

Luca è stato Campione del mondo di canoa K2 1000 nel 1997 e nel 1998 ed ha partecipato arrivando sino alla semifinale alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Un campione cresciuto sulle acque del Ticino, suo compagno per anni, flusso di acqua e di coscienza.

“Ricordo il giorno in cui da ragazzino vidi delle canoe galleggiare lungo il fiume. Rimasi affascinato da quel movimento sull’acqua … scattò qualcosa… e chiesi di cominciare ad allenarmi”

negri2

Luca e il Ticino

Accade così … un riconoscimento inconsapevole tra il potenziale che si ha dentro e l’oggetto che diventerà lo strumento che lo porterà in materia, che lo trasformerà in realtà. Attimi di verità che si vivono “inside” e che ci presentano un nuovo campo di opportunità dove spargere i semi dei nostri possibili futuri. Può succedere all’anima sportiva vedendo un pallone o una racchetta, all’anima dello scrittore sentendo delle parole che vorrebbe rielaborare e riportare su carta, all’imprenditore che vuole tradurre in un modello di business un’idea … un “qualcosa” di esterno a noi che risveglia un “qualcosa” che è sopito dentro di noi e aspetta solo il momento adatto per svelarsi.

“Fluire sull’acqua mi ha sempre dato una gioia incredibile, è un movimento semplice carico di libertà. Non era solo una questione di risultati sportivi … a me piaceva stare in acqua e vivere questo elemento in tutte le sue forme. Ricordo i pomeriggi quando da solo mettevo la canoa in acqua con la neve sulle rive, con la nebbia che faceva solo immaginare gli alberi spogli e le sagome dei ponti sotto i quali dopo poco sarei passato … momenti che per altri potevano sembrare carichi di sacrificio, di disagio e fatica … per me erano invece momenti intensi, stavo bene ed ero in profondo contatto con me stesso e con ciò che volevo essere e fare ”

Mentre Luca parla del fiume ci sembra di ascoltare una ballata di Bruce Springsteen dove storie, volti, colori scorrono alla velocità delle emozioni.

negri4

Decidere di schierarsi dalla parte della propria natura è una delle scelte più cruciali da prendere e la più significativa.

Luca prosegue “Vincere il campionato del mondo significa coronare un sogno. Vuol dire concludere un percorso di lavoro e di preparazione al meglio e vedere riconosciute dai risultati il sudore e l’impegno investiti. Quegli ultimi metri prima del traguardo sono immagini vive, che rimangono incise nella memoria e nel cuore per sempre.“

“Mentre ‘qualificare la barca alle Olimpiadi’, vale a dire ottenere dei piazzamenti nelle gare che permettano di parteciparvi, significa sperimentare un senso inconfondibile di “promessa” che la portata di un evento del genere ha nella vita di un atleta. E’ un appuntamento magnifico ed è bellissimo poter rappresentare il proprio sport e la propria nazione nell’Olimpo dello sport.

negri1

“Lo sport può essere un mezzo per rivelare te stesso. La disciplina, l’estro, la tenacia, la forza, la tecnica sono aspetti che si possono allenare, affinare e rendere esplosivi. Per me è stato importantissimo frequentare da bambino i “Centri di Avviamento allo Sport” una vera e propria palestra dove cominciare a respirare la cultura del divertimento e dell’impegno. Credo sia fondamentale soprattutto a quell’età e nei primi anni di scuola elementare affiancare al gioco la giusta attività fisica. E’ necessario che siano persone competenti con profonde conoscenze sportive e della struttura fisica dei bambini a suggerirli e ad accompagnarli in questo inizio di percorso.”

Allenatori che sappiano darti un metodo che possa portare risultati sportivi ma nel contempo accompagnare la naturale crescita di fasce muscolari, di resistenza aerobica, di potenza fisica. E come nella Natura troviamo tutte le risorse per sostenerci così deve avvenire all’interno del nostro corpo … è solo ai nostri muscoli, alle nostre cellule che dobbiamo richiedere la forza per ottenere una vittoria o un record … tutto ciò che necessita di altro, di sostanze artificiali per raggiungere obiettivi … semplicemente non è sport.

negri6

Luca sembra nato per lo Sport. L’impressione è che se gli chiedessimo di iniziare una nuova disciplina sportiva da zero nel giro di qualche tempo ritroveremmo il suo nome sul titolo di qualche pagina di giornale che ne riporta le vittorie. Vi è una spinta comune che si riconosce negli “Elvis Inside” … una tensione spontanea al miglioramento continuo. Si tratta di un sistema interno, un pattern che può essere replicato in più occasioni. Un’autostrada interna di valori, capacità e competenze da mettere al servizio del raggiungimento dei propri obiettivi.

“Quando ho smesso con la canoa, ho iniziato a correre … e mi sono posto un obiettivo : ‘terminare una maratona sotto le 3 ore’. Averlo potuto affrontare in modo “amatoriale” mi ha permesso di viverlo senza le pressioni che lo sport ad alti livelli comporta. Ma lo “sport amatoriale” può essere vissuto con la stessa intensità, passione e impegno di quello professionista.”

Luca è riuscito a concludere la maratona in meno di 3 ore.

Grazie Luca !

Tratto da qui:

http://www.elvisinside.com/blog/


Archiviato in:blog

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines