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Fa sempre molto piacere ricevere lettere come quella che ci ha inviato la nostra lettrice Silvia, in risposta a un “post” molto critico sulla disonestà della nostra classe dirigente (clicca qui per leggere). Silvia ha colto la palla al balzo per rivendicare che non tutti siamo così. Che c’è una nuova generazione ormai, che punta a cambiare le regole del gioco… in positivo. Che intende rendere l’Italia un Paese moderno, internazionale, ma soprattutto onesto.
Una delle migliori lettere che abbiamo ricevuto, in tre anni e mezzo di blog. Da leggere con rispetto e ammirazione. Perché dà speranza. Grazie a te, Silvia!
“Caro Sergio, cari Giovani Talenti,
stamattina, puntuale come ogni lunedì mattina, mi è arrivata la newsletter dei Talenti in Fuga. Leggo la prima parte. Si intitola ‘Disonestà. Al solito, provo un senso di vergogna e risentimento. Dico ‘al solito’ perché è sempre la stessa sensazione che mi punge il cuore quando leggo delle mancanze del mio Paese, il mio Paese che mi manca tanto e a cui voglio immensamente bene, nonostante tutte le sue colpe.
Ecco, sarà che sono un po’ emotiva, ma arrivando alla fine della testimonianza della newsletter mi spuntano le lacrime. Perché deve essere così? Perché devono essere gli Italiani i disonesti per antonomasia?
Non ci sto.
Io non sono così.
I miei genitori non sono così.
I miei amici nemmeno.
Saremo tutti laureati parecchio brillanti e molto precari, e probabilmente lo saremo per il resto della nostra vita, ma mai imbroglioni. Mai disonesti. Forse perché i princìpi sono gratis e li possiamo avere anche nonostante le nostre misere retribuzioni di stage, ma almeno quelli ce li possiamo permettere. E come me, come le persone che conosco, tantissimi altri giovani. Sento di poterlo assicurare.
Quindi, caro Sergio, cari Giovani Talenti: abbiate fiducia in noi. Saremo giovani, squattrinati, senza prospettive certe e con un futuro quanto mai non sicuro, ma quel tassista di Bruxelles, quando ci vedrà, se mai ci vedrà, dovrà ricredersi. Non gli chiederemo mai ricevute in bianco per i nostri loschi, disonesti fini. Promesso!
Al di là di questo, grazie a te, Sergio, per il tuo lavoro e grazie a voi, Giovani Talenti più o meno in fuga. E’ grazie a voi che ho trovato il coraggio di lanciarmi in esperienze che probabilmente non avrei fatto, altrimenti.
Grazie”.
SILVIA
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