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Non cominciate da qui

Creato il 14 marzo 2016 da Annalife @Annalisa

Ho un’affezione per Don Winslow, il che è come dire che sono disposta a bermi tutto quello che scrive, anche quando zoppica e mi confonde come questo libro. Avrei dovuto, tanto per incominciare, prendere nota di chi era chi, e che soprannome aveva, e quanti anni aveva negli anni ’60 e quanti nel 2000 e rotti. Non l’ho fatto, e mal me ne incolse. Sono riuscita comunque a seguire una storia alquanto contorta dove eroi di guerra coltivano e spacciano erba di alta qualità, integerrimi agenti antidroga si fanno comprare per i tanti sospirati piani di lavoro in granito, gentili fanciulle si rivelano delle puttanone e fanciulle alquanto rozze si rivelano più romantiche della Bella addormentata nel bosco (se vogliamo dimenticare qualche scopata qua e là).
L’obiettivo si sposta schizofrenico da un ambiente all’altro, da un protagonista all’altro, da un tempo all’altro (e questo a me piace, ma quando è troppo, è troppo). Non importa, comunque, perché si prosegue nel dipanare ciò che accade e ciò che accadde, cercando di seguire il filo sempre più ingarbugliato.
Belle cose: il tentativo di una scrittura meno tradizionale (capitoli di una riga, “a capo” frequenti per sottolineare un concetto che balza fuori dai pensieri, maiuscole idem, commenti-citazioni fuori testo, parole piantate in mezzo alla riga, e righe saltellanti qui e là), la strizzata d’occhio alle comparsate di tali Bobby Z o Frankie Macchiano, la tristezza di queste due generazioni perdute tra elenchi di ciò che poteva essere e non fu.
Brutte cose: la sensazione di una storia buttata lì per motivi editoriali, storia che gira e rigira è sempre la stessa, personaggi ai quali si fatica ad affezionarsi: si è lì lì per farlo, ma l’unico che ha la mia ammirazione e il mio affetto è Ben.
Nel complesso un libro leggibile in una serata, divertente per la scrittura, ma che ti fa sentire come quando mio marito ha fatto un bel piatto di carciofi dal profumo grandioso, e poi, però, ci ha messo troppo limone.



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