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“Non costa niente”: lo zen metropolitano di Saulne

Creato il 11 luglio 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Vivere a Shanghai con 60 centesimi e un solo pasto al giorno. Privarsi di tutto e scoprire tra i grattacieli scintillanti l’altra faccia della Cina. 
Da turista superficiale a “monaco metropolitano”: il viaggio interiore di decrescita di un giovane alla ricerca di una vita più vera.

“Perché fai sempre lunghe passeggiate da solo, invece di andare al ristorante o uscire con gli amici?”
“Perché camminare non costa niente.”

Ultimamente la sobrietà è divenuta quanto mai attuale, nostro malgrado, a causa della contingenza economica avversa.
Però, l’attuale crisi economica può costituire un’opportunità di cambiare rotta, di modificare il nostro punto di vista, di osservare le cose e il mondo con altro sguardo: Non costa niente, sceneggiato e disegnato da Sylvain Limousi, alias Saulne, edito in Italia dalla casa editrice Coconino Press, rappresenta al meglio questo bisogno di vivere la vita con una differente prassi.

Nato nel 1977, Limousi è un grande appassionato di cinema e dei modi narrativi del manga giapponese. Ha realizzato i graphic novel Effleurés, Le Prétexte (su sceneggiatura della scrittrice Isabelle Bauthian) e Mes Affinités Sélectives. Dopo un periodo trascorso in Cina, a Shanghai, è tornato a vivere in Francia, dove attualmente vive e lavora.

Dalla sua personale esperienza cinese nasce Non costa niente: un viaggio introspettivo, un racconto atipico e sincero e soprattutto una pungente critica al modello di sviluppo dominante.

Siamo a Shanghai, nel 2008. Nella metropoli più occidentale e consumista della Cina, in preda all’entusiasmo da Olimpiadi, il giovane Pierre si dà alla bella vita con gli amici francesi: ristoranti di lusso, massaggi e night club, ragazze facili a caccia del ricco turista europeo.
Ma i soldi della vacanza stanno per finire, quindi il giovane Pierre, in attesa di un’eredità che tarda ad arrivare, deve ridurre il suo tenore di vita. E dietro i grattacieli e le vie dello shopping scopre un po’ alla volta un’altra città: una Cina povera fatta di vicoli, baracche e biciclette scassate.
Affascinato dalla ricerca di una vita essenziale, il giovane decide di fare un’esperienza consapevole di povertà estrema: invece di tornare in patria resta a Shanghai, si allontana dagli amici e rifiuta ogni loro aiuto e prestito, centellinando i risparmi mentre aspetta il denaro dell’eredità. Si fa bastare quindici euro al giorno, poi dieci, poi cinque. Infine soli sessanta centesimi, appena sufficienti per sopravvivere come i più reietti della città.
Impara a “pensare con lo stomaco” e a stare da solo.

E mentre il suo cammino procede, le tavole a fumetti da vivaci e colorate si fanno via via sempre più grigie. Divenuto ormai un consapevole monaco metropolitano, Pierre scopre verità profonde e importanti su se stesso e su ciò che davvero ha valore.

Non costa niente è un romanzo grafico intenso, fatto di piccoli gesti, pensieri, pause, contemplazioni e silenzi. Un modo per testimoniare e descrivere un punto di vista diverso, anomalo, provato solamente da chi si è spinto oltre la superficialità della vita moderna, da chi sperimenta su di sé le privazioni peggiori, da chi davvero prova “fame”; un punto di vista carico di significato e descritto magistralmente nelle tavole in bianco e nero che si succedono a quelle a colori, a sottolineare il nuovo modo con cui Pierre guarda e osserva il mondo.

Degna di nota è la spettacolare costruzione grafica delle tavole: le pagine presentano spesso ambienti e panorami di grande impatto visivo, ricchi di dettagli utili a sottolineare le differenze tra le due Shanghai conosciute dall’autore. Allo stile caotico, movimentato e luminoso delle feste della città ricca si contrappone la quiete, la fissità e il grigio della città misera.

Provocatoria e riflessiva nello stesso istante, l’opera è ricca di riferimenti e pensieri che portano alla mente attenta e curiosa gli scritti e le parole del filosofo economista Serge Latouche, nella considerazione di una più semplice e vera scoperta di una sobrietà moderna e senza tempo.

Infatti, secondo il filosofo francese, l’attuale crisi economica che sta attraversando i paesi occidentali può essere superata solamente con una rivoluzione culturale che abbandoni la logica quasi religiosa della crescita, in nome di una frugalità dei consumi e della produzione. La frugalità è la maniera:

“per superare un modello consumista dissennato che è entrato in crisi, i cui caratteri distintivi sono lo spreco e lo sperpero”. 

Messaggio che Saulne, nella concezione del suo volume, sembra aver colto adeguatamente.

Abbiamo parlato di:
Non Costa niente
Saulne
Traduzione di Stefano Sacchitella
Coconino press-Fandango, 2013
188 pagine, brossurato, a colori  – 19,00 €
ISBN: 9788876182273

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