Non digiuno per la guerra

Oggi non digiuno. Per la guerra, per scongiurarla, non digiuno.

Non siamo noi cittadini nel tritacarne del potere a dover digiunare. Non devono digiunare il lavoratore, il povero, il disoccupato, chi non ha un lavoro, lo sfruttato, che già lo fanno pagando lo scotto della crisi indotta dal potere.

Deve digiunare il governo e tutto il parlamento, devono digiunare i banchieri, i ricchi, i fabbricanti di armi e tutti i potenti. Ecco chi deve digiunare. Perché noi la guerra non la volgiamo, non l'abbiamo mai voluta, né quella in casa, né quella fuori.

Digiuni il governo che ciurla nel manico dell'Imu per 4 miseri miliardi e invece di prenderli dai ricchi, fa l'ennesimo favore al condannato per via definitiva che ha tenuto in stallo il paese per vent'anni e che dei ricchi è il principale rappresentante.

Digiuni il governo "largo inteso" che (sempre per fare un regalo ai ricchi), mentre si profonde in parole largamente fraintese per la pace, spende 15 miliardi per acquistare gli F35. Cacciabombardieri che dai loro cannoni non lanciano certo gioie sull'umanità.