La nuova particella osservata al CERN è o non è il bosone di Higgs previsto dal Modello Standard? È ancora presto per dirlo definitivamente.
Lo scorso mercoledì 6 marzo 2013, nell’ambito della conferenza “Rencontres de Moriond – EW Interactions and Unified Theories” a La Thuile, è stato comunicato lo stato attuale delle conoscenze sul presunto bosone di Higgs.
I dati raccolti e analizzati confermano, con maggiore statistica, l’esistenza di una particella bosonica con caratteristiche compatibili con quelle del bosone di Higgs previsto dal Modello Standard. Con il termine caratteristiche si intendono i modi di decadimento, il numero di eventi osservati, le distribuzioni angolari delle particelle rivelate, e altre grandezze misurabili sperimentalmente o ricavabili dall’analisi dei dati.
La precisione con cui le caratteristiche del bosone vengono misurate dipende dalla quantità di dati analizzati. Di conseguenza, con il numero sempre maggiore di informazioni, la conoscenza delle proprietà della nuova particella è diventata via via più approfondita, e la sua somiglianza con il bosone di Higgs è sempre più evidente.
Nonostante questo, il Direttore della ricerca del CERN, Sergio Bertolucci, ha affermato che
Until we can confidently tie down the particle’s spin, the particle will remain Higgs-like. Only when we know that is has spin-zero will we be able to call it a Higgs.
Finché non saremo certi dello spin della particella, la particella [che abbiamo rivelato] continuerà a essere un simil-Higgs. Solo quando saremo certi che ha spin zero potremo chiamarla bosone di Higgs.
I risultati presentati la scorsa settimana, infatti, indicano una chiara preferenza per l’ipotesi spin-parità 0+, che coincide con le caratteristiche attese per il bosone di Higgs del Modello Standard. Inoltre, le sezioni d’urto misurate sono compatibili con quelle attese. Tuttavia, come riportato sul sito del CERN, non è ancora possibile escludere completamente la possibilità che la particella abbia spin 2.
La cautela mostrata dal CERN nel confermare le caratteristiche della particella in maniera non definitiva potrebbe essere dovuta al metodo di analisi statistica impiegato. Per estrarre tante informazioni da un insieme di dati molto limitato e con una forte componente di disturbo (data dal di fondo di eventi non interessanti), è necessario utilizzare procedure statistiche molto complesse.
Questa cautela non emerge in modo chiaro nella news fornita dall’Ansa
È effettivamente il bosone di Higgs previsto dai fisici teorici nel 1964 la particella scoperta nel luglio scorso al Cern di Ginevra. [...] Non è ancora un ritratto definitivo, spiegano i fisici, ma sufficiente per affermare che si tratta proprio della particella prevista dalla teoria di riferimento della fisica, chiamata Modello Standard.
e soprattutto scompare completamente nelle notizie riportate su alcune testate, come Repubblica
Cern, la conferma è arrivata: quella particella è il bosone di Higgs. Resi pubblici i dati preliminari dei fisici protagonisti della scoperta del 2o12: adesso sono sicuri al 100%.
o Il fatto quotidiano (che conferma la scoperta e poi riporta il virgolettato di Bertolucci nel quale si dice semplicemente che “è sempre più chiaro che è un Higgs”)
Bosone di Higgs, Cern conferma scoperta: “Ora capire espansione universo”. Spiega il direttore scientifico del Cern di Ginevra, Sergio Bertolucci: “Finora potevamo parlare soltanto di una particella simile al bosone di Higgs, ma adesso possiamo dire che è sempre più chiaro che è un Higgs”.
La conferma del Cern: “La particella scoperta è il bosone di Higgs. La particella individuata lo scorso luglio dagli scienziati del Cern di Ginevra è effettivamente il mitico ‘bosone di Higgs’, l’inafferrabile ‘particella di Dio’
ma ce ne sono molti altri del tutto analoghi.
Alcuni siti istituzionali, come quello dell’Università di Padova, riportano invece la notizia con molta più cautela.
La differenza tra una maggiore sicurezza e la certezza è sottile, ma determinante. Anche perché, di fatto, non esiste nessuna vera novità. Se gli scienziati fossero certi, non ci sarebbe alcun bisogno di presentare risultati aggiornati nella prossima estate, probabilmente a luglio.
Presto altri aggiornamenti.
Crediti immagine: http://home.web.cern.ch/about/updates/2012/07/higgs-within-reach
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