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Non e’ che mica siamo a new york qua!

Da Maxdejavu
NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Max Dejavù

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Dalla cima del monte osservando verso il lago!

Che non è che noi cagliaritani viviamo a New York ma, qui in Sardegna spesso abbiamo la strana sensazione di attraversare una porta-spazio temporale appena mettiamo il gambale fuori dai confini del Campidano. Credo sia una sensazione che nessun “Italiano” di altre regioni può vivere.  Noi possiamo percorrere 100/200 km di curve e trovarci un mondo che non è “arretrato” ma bensì si è sviluppato in un altra direzione, parallela alla più comune, mantenendo vecchie tradizioni, aggiornandone altre e curando il patrimonio che la natura ha regalato a quei luoghi in maniera quasi “materna“.

Pensate di passare una settimana sui monti Barbaricini, nei paesi collocati sulle lunghe e interminabili curve di montagna dove BloodyMaya, instancabilmente “asfalta” i tappetini, i sedili e il seggiolino del nostro Generale che ora oramai odora di “pecorino stagionato!”
A parte, e apro parentesi, che dopo qualche giorno in Barbagia, hai bevuto così tanto vino rosso che le caprette ti fanno veramente “ciao” e tu rispondi pure!!!

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Lodìne… 308 anime salve

Comunque dicevo, la porta spazio temporale… dunque…
Prendi Lodìne! 308 anime salve!

Un paese circondato dal verde, con vedute mozzafiato sul lago di Gusana, sulla cima di una montagna con un Nuraghe che svetta a fare da guardia ai passi circostanti. Case antiche recuperate e conservate a dare quel tocco “sephia” ai nostri ricordi.

Una meraviglia tale in un paese così piccolo, ma così piccolo che la prima e l’ultima sillaba del nome nel cartello di ingresso ricadono nei comuni vicini!
Un paese così piccolo che il cartello “Benvenuti” è sullo stesso palo dell’ “Arrivederci”
Alla fine del settecento, Gavoi, il paese vicino, venne colpito dalla peste. Gli abitanti fuggirono e andarono a fondare Lodìne. Qualche decennio dopo la peste si spostò nuovamente e colpì Lodìne e gli abitanti Rifuggirono andando a ripopolare Gavoi!

I lodinesi qualche anno fa decisero, dopo anni di “frazione” sotto Gavoi, di prendersi l’indipendenza e diventare comune.
Da li la svolta! Eco-Comunista-Compatibile! 308 anime; 1 Comune; 1 biblioteca; 1 ludoteca; 1 farmacia; 1 scuola materna; 1 vasta gamma di Murales di colore “rosso“!!! di cui vedrete le foto di qui a poco!!! Ora si trovano con la scuola materna chiusa per “carenza” di bambini che obbliga quei pochi a viaggiare quotidianamente verso il paese vicino. La gente che rivendica la sua identità e chiede che quella scuola resti aperta anche se solo per pochi bambini.

Noi cagliaritani “maurreddinus” si girava per la metropoli Londinese quando ci siamo ricordati di avere un mazzetto tanto di cartoline da spedire! Ci fermiamo in una insperata quanto inattesa tabaccheria/valori bollati!

***

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Maschera del Mamuthones

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Lago di Gusana

La scena successiva è degna della migliore opere Beckettiana che noi a Godot ci fa una pippa tanta!

Si entra nella tabaccheria valori bollati. Il silenzio regna sovrano. Abbiamo quasi la sensazione di trovarci dentro un film di Sergio Leone. Da un momento all’altro attendiamo che compaia un pistolero a sparare all’impazzata. Maschere di Mamuthones in ogni dove.
Tutto sembra appunto color sephia come le fotografie d’epoca. Ci guardiamo attorno. Babyface si nasconde dentro lo zaino tremante!
“Ciao!” dice il proprietario, in questa zona tutti ci salutano dandoci del tu. Meraviglia.
“Buongiorno” rispondiamo noi ma ancora un poco interdetti.
“Ditemi!” dice lui
BloodyMaya si guarda attorno e osserva le decine di maschere sarde appese alle pareti che nemmeno la cantina di Barbablù!
“Papà ho paura, scappiamo!” dice lei bisbigliando e tirandomi per una mano!
“Ehm, vorremmo dei francobolli per cartoline” chiedo io già preoccupato di aver detto qualche cazzata!
“Nooooo eeeeeeeeeeeeh!” esclama lui manco gli avessi chiesto acqua nel deserto.
” O.° “
“E chi volete che mi chieda francobolli?” vorrei indicargli “noi” ma ho paura di farlo incazzare!
” O.° “
“Ormai c’è internet, l’Iphon, le cartoline virtuali, gli sms! Le cartoline non le spedisce più nessuno…”
” O.° “
“Mi spiace… posso esservi utile in altro?”
“Si, mi fa una ricarica per il cellulare?”
“Papà” Maya tira ancora “ho paura, andiamo via!”
“Noooooooooooo eeeeeeeeeeeeeeeeh!” (e così sono a due cazzate dette… alla terza sicuro spara…)
” O.° “

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!

Le famose Domus de Janas – Le case delle Fate

“Ho sempre avuto problemi con i terminali per le ricariche e allora l’ho fatto staccare!”
Caspita… e allora ascolti… mi dia quelle da grattare, me la rifaccio io lungo la strada… se le ha!”
“Noooooooooooo eeeeeeeeeeeeeeeeh!” (ecco, sono alla terza cazzata, ora spara sicuro…)
“Cosa ho detto adesso?” 
“Guardi mi hanno rapinato 5 volte apposta per rubarmele e allora non me le faccio più portare!”
Capisco!”
“Guardi però che se ha il Postamat può entrare all’ufficio postale e farsi la ricarica!”
Avete l’ufficio postale?”
“E certo!”  (è evidente che le nostre certezze oramai non coincidano… come le speranze del resto…)
Ma immagino che lo sportello esterno non ci sia?”
Noooooooo eeeeeeeeeeeeeeeeh e chi lo userebbe, i vecchi del paese non saprebbero usarlo!”
Si, infatti… “ (inizia a nascere una sintonia di pensieri… ora sicuro facciamo amicizia)

Usciamo e ci dirigiamo all’ufficio postale.

“CHIUSO”

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Antica abitazione Lodinese.

Torno da Mister Normalità a chiedere spiegazioni…
“Scusi, ma la posta è chiusa!”
“E certo!”
“E certo cosa?”
“E’ martedì!”
“Quindi? è brutto il martedì?”
“Quindi è chiusa… apre un giorno si e l’altro no… si vede che oggi non è mica il vostro giorno fortunato!”
” O.° “
“E poi scusa, che senso ha tenere aperto tutta la settimana, non è che mica siamo a New York qui!
E no, infatti…” (vorrei aggiungere “ma nemmeno Nùoro” ma ho paura che possa davvero sparare…)

Tra i tanti Murales, uno “leggermente” comunista. Sfondo bianco con scritta rossa cita testualmente: “E verrà il giorno della rivoluzione. Infame società dovrai pagare!” Caspita… la rivoluzione è già iniziata allora… e non ce ne siamo accorti!!!

NON E’ CHE MICA SIAMO A NEW YORK QUA!
Comunque, bytheway, Lodìne è una meraviglia da visitare. Noi l’abbiamo attraversata in un batter d’occhio, di passaggio per altri lidi ma ci siamo tornati, due volte, l’abbiamo visitata a piedi. Spettacolare. L’aria fresca sul viso, il vento che soffia da ogni punto cardinale e poi alla fine, questa poca gente con questa non certo celata voglia di “rivoluzione” e di cambiamenti in un paese che a nostro giudizio i cambiamenti li sta già scrivendo nella storia  del proprio piccolo comune.

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