C'è un aspetto benefico nel metodo "Il piacere di vivere" ed è quello di occupare la mente dei malati. Le persone che hanno gravi condizioni di salute sono spesso tristi e senza speranza, hanno la sensazione di non avere un futuro o da tenere in vita.
Bisogna "costringerli" a fare le cose in modo piacevole. Gli viene chiesto di fare un elenco di cose che fanno o che avrebbero avuto fare, come bere il caffè stando tranquilli all'area aperta, ascoltare musica, fare un viaggio...
Per esempio, un malato potrebbe desiderare di ricevere una bella notizia, ricevere visite di amici, di lasciare l'ospedale anche solo per due ore, o vedere la sorella che si trova all'estero, o imparare a suonare il pianoforte.Pensando e ripensando, questa sorta di "analisi" l'ho rivisto in un film bellissimo con Morgan Freeman e Jack Nicholson dal titolo "Non è mai troppo tardi" del 2007. I due personaggi, uno (Jack Nicholson) magnate industriale e proprietario di un ospedale e l'altro (Freeman) meccanico si incontrano per caso in una camera di ospedale per entrambi malati terminali. Anche se completamente diversi non vogliono aspettare il triste destino e scrivono una lista di cose che avrebbero voluto fare riscoprendo anche se stessi. Una bellissima storia con due attori straordinari.Di Renzo Editore