C’è qualcosa che non capisco.
Secondo un recente ricerca, il Brasile è con il maggior numero di depressi tra i Paesi moderni. Precisamente il 18,4% dei brasiliani intervistati accusava una depressione da almeno un anno, il che pone in Brasile come leader nei Paesi in sviluppo (sinceramente con capisco come sia possibile che il Brasile e la Cina facciano parte dei Paesi in via di sviluppo mentre, per esempio, la Nuova Zelanda no). L’Italia, grazie a Dio, si pone a un livello molto basso, il 9,9%, che rimane anche tra i più bassi in Europa.
Come se non bastasse, secondo un’altra ricerca (d’altronde anche i ricercatori devono lavorare) risulta che i brasiliani siano tra i più stressati del pianeta! il 30% della popolazione brasiliana soffre da quello che viene definito come "burn out", cioè il livello più intenso di stress. Per carità, in questo caso i giapponesi battono tutti, con una percentuale del 70% (mentre nelle Isole Fiji è solo del 2%, chissà perché?), ma in ogni caso è una percentuale altissima. L’Italia in questo campo non scherza, dato che col 27% dei lavorati stressati, detiene il primo posto in Europa in questa triste classifica.
Ma io questi dati non li capisco. Ma come, i brasiliani, popolo felice, allegro, che vive in un vero Paradiso Terrestre, nel Pese del Samba e del Carnevale, sono tra le persone più stressate e depresse? Quando un italiano, o un qualunque europeo, pensa al Brasile, viene solo in mente il mare, le spiagge, le belle ragazze e le noci di cocco. Niente fa sospettare o immaginare a stress o depressione. Eppure la realtà è molto diversa. A quanto sembra, i brasiliani non sono così felici e relaxados come pensiamo. E questo fa pensare che i luoghi comuni, sia da una parte o dall’altra, sempre sono da evitare e che prima di affermare cose solo per sentito dire, è meglio approfondire meglio l’argomento.
Solo a titolo di cronica, per sfatare quello che potrebbero pensare alcuni lettori di questo blog, io non sono per nulla stressato e depresso, anche se mozzarella e ravioli mi mancano sempre… kkk