
Oggi si celebra la giornata internazionale della donna per ricordare levarie conquiste sociali, ma anche le tante discriminazioni e violenze che moltedonne subiscono in molte parti del mondo (Italia compresa). Non mi piace iltermine festa, c'è poco da festeggiare, poiché ancora oggi la nostra società èdiscriminatoria e iniqua nei confronti delle donne.
Negli anni il significato di questo giorno è stato dimenticato, diventando unafestività commerciale e poca consona ai diritti negati; il rispetto non puòessere rinchiuso in una sola giornata, ma bisogna affrontare queste tematiche365 giorni l’anno. Come accennavo all'inizio di questo post, molte donnesubiscono violenze e discriminazioni partendo dalle mure domestiche e spessoqueste situazioni traumatizzanti; rimangono chiuse in un muro di omertà.
Non parliamo poi dei mass media tradizionali, sempre pronti allamistificazione del corpo femminile, invece di risaltare tutte quelle donneche hanno arricchito con le loro gesta e scoperte, la nostra società.
Inoltre non bisogna mai dimenticare le tante discriminazioni nei posti dilavoro; basta ricordare che molte sono licenziate in caso di maternità oppurevittime di mobbing e molestie anche sessuali.
Mi dispiace ammetterlo e sicuramente scatenerò non poche polemiche; mal'Italia è uno di quei paesi al mondo più maschilisti e sessisti. Basta pensarealla politica e le varie vicende squallide saltate fuori negli ultimi anni enon certo degne di un Paese che si definisce "civile".
La strada da fare è ancora tanta, ma mi auguro che questa giornata diventimeno commerciale e più significativa.
Photo credit Simonetta Di Zanutto caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons





