Non è vero ma… gli Uccelli

Creato il 29 aprile 2013 da Federbernardini53 @FedeBernardini

Continuo nel presentarvi la mia “collezione” di superstizioni, comunque non sarò assillante perché me ne restano solo per… quest’anno.

Gli uccelli sono considerati, da sempre, portatori di presagi. Presso gli antichi Greci, esisteva una scienza che studiava il rapporto tra il volo degli uccelli e la vita degli esseri umani.

Si dava grande importanza all’osservazione alla direzione da cui arrivavano i presagi. Se gli uccelli volano alla vostra destra, potrete intraprendere le prossime azioni con grande probabilità di successo; se alla sinistra, il presagio è assolutamente negativo.

Non deve stupire: se siete centrati da escrementi di uccelli in volo, non ci sono dubbi che il presagio è decisamente negativo. Tuttavia è risaputo che la cacca dei volatili contiene delle sostanze calcaree, miste ad acidi, che difficilmente lasceranno i vostri abiti. Dov’è l’aspetto positivo? Che vostra moglie non potrà accusarvi di trascuratezza ma solo…di fatalità.

Secondo una superstizione scozzese, la morte d’un uccello in gabbia, è un brutto segno per i rapporti coniugali.

In Brasile ed anche in alcune zone dell’Australia, si crede che gli uccelli neri o grigi, svolazzanti attorno ad un albero, siano le anime dei peccatori che scontano la loro pena.

L’aquila che vola gridando è un presagio di brutti avvenimenti molto prossimi.

Quando un albatro volteggia intorno ai bastimenti, è segno dell’arrivo di una tempesta. Malgrado ciò questi uccelli sono molto amati dalla gente del mare, perché si crede che ciascuno di loro racchiuda l’anima di un marinaio.

Civette e gufi, sono considerati ovunque uccelli del malaugurio.

Le cornacchie non portano migliore sorte. Ma in alcuni paesi dell’Europa Orientale i contadini credono che se un gruppo di cornacchie fa il nido sul proprio campo, arriveranno la prosperità e la ricchezza.

Nel Maryland, si tramanda una storiella legata al numero di corvi che si vedono. Uno è segnale di dispiaceri; due sono forieri di eventi positivi; tre portano delle nozze in casa; quattro corvi annunciano l’arrivo di un bebè. Se il cuculo canta (anche lui non fa eccezione) da destra è fortuna, esattamente il contrario se canta da sinistra.

La gazza sembra si sia rifiutata d’entrare nell’arca di Noè; per questo sgarbo è stata scacciata come una “ladra” in ogni parte della terra, tranne in Cina, dove è considerata un volatile di segno positivo.

L’arca di Noè ha portato molta fortuna al martin pescatore. Quando vi è salito, era tutto grigio, ma quando ne è disceso aveva un “look” totalmente rifatto, con uno splendido piumaggio color azzurro metallizzato.

L’alcione e il martin pescatore sono la stessa creatura. Il detto: ”I giorni dell’alcione…” per indicare un periodo particolarmente felice della nostra vita, è una conferma che quest’uccello porta fortuna da sempre.

La rondine è di buon auspicio. Se vola in alto, sicuramente ci sarà il sole e il cielo sereno. Se volteggia in basso… la pioggia è vicina.

Il pavone è un animale splendido, regale. Nell’antica Grecia questi volatili erano tenuti all’interno dei templi consacrati alle maggiori divinità. Staccare anche una sola penna ad un pavone, era considerato un vero e proprio sacrilegio, quasi come una bestemmia.

Ancora oggi le penne di pavone sono altamente decorative, ma considerate di malaugurio. In alcuni paesi dell’Estremo Oriente, si sostiene che l’ “occhio” in cima alle penne dei pavoni, sia l’quello del “Maligno”, quindi portatore di cattiva sorte.

Infine un episodio che non ha riferimento con le superstizioni… ma con gli uccelli sì. Ero nell’aeroporto londinese di Gatwick in attesa di prendere il mio volo per Linate. Accanto a me c’era una coppia con un coloratissimo pappagallino in gabbietta. Erano di ritorno in Italia dopo aver partecipato ad un raduno-expo ornitologico che ha luogo tutti gli anni in un sobborgo di Londra. Una hostess si occupava in maniera specifica di questo gruppo, perché il chek-in doveva essere effettuato separatamente. “Tutti coloro che hanno l’uccello si rechino al banco numero 14, gli altri al 15” urlava con un megafono la hostess. E il marito, rivolgendosi alla moglie: “Hai sentito ? Che faccio?” “Non ti preoccupare caro” gli risponde la donna “non vorrai che tutti sappiano… insomma… si riferiva solo a quello in gabbia !”

Alberto Nacci

Illustrazione tratta da Google Immagini



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