Ormai dormo poco, l’ho già scritto, credo. Ma non è un male, perché la stanchezza che poi trovo durante la giornata, è lieve.
Grazie all’insonnia, leggo “Come scrivere”. Nell’introduzione del libro, è riportato un brano di Raymond Carver.
Lo scrittore statunitense, ricorda l’emozione di quando scorprì che avrebbe avuto come insegnante, uno scrittore vero: John Gardner.
E racconta che desiderava saperne di più, per esempio leggendo i suoi romanzi. Non c’erano. Gardner insegnava al corso “Creative Writing 101″ senza aver ancora pubblicato niente.
Si può insegnare (è bene ribadirlo: Gardner insegnava) scrittura, senza avere un libro con il proprio nome stampato in copertina. Non sei un fallito: solo sfortunato.
O maledettamente bravo, e gli editori dannatamente distratti (per usare un eufemismo).