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Non fate come Steve Jobs

Creato il 06 settembre 2012 da Cortese_m @cortese_m

Non fate come Steve Jobs

In un celebre discorso, una volta Steve Jobs disse ad alcuni giovanotti di belle speranze – accorsi ad ascoltarlo in una Università Americana – di essere “affamati e folli”, di non lasciare che le loro aspettative, i loro sogni fossero per qualche ragione riposti in un cassetto, per lasciar spazio nel corso della vita a scelte di ripiego, in poche parole di seguire in qualche modo il suo esempio, di ripercorrere il solco da lui tracciato.

Certo un discorso che offriva grande motivazione e carica interiore a chi lo asoltava con interesse e un pizzico di spirito di emulazione, per un uomo che nel mondo aveva fatto grandi cose partendo dal nulla, ma che nonostante le buone intenzioni non tutti possono cogliere, non tutti possono liberamente decidere di seguire, perchè non a tutti viene offerta pari opportunità e pari dignità nel mondo.
La cultura italiana è poi lontana anni luce da quella d’oltre Oceano, quella ancora indentificata come “sogno amerciano”, quelle aspettative (o forse illusioni..), che chiunque, a qualsiasi ceto appartanga e qualsiasi siano le sue origini, può avere, e ambire a salire in vetta, sul tetto del mondo.
Uno spunto di riflessione nei giorni scorsi me lo ha offerto un libro – “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli” – che ho divorato in poco più di un giorno, e che descrive chiaramente la totale mancanza di pari opportunità nel nostro Paese, la totale assenza d’interesse dello Stato per la condizione giovanile e per far emergere le eccellenze, la mancanza di qualsiasi appoggio morale e materiale a chi, partendo da realtà a dir poco svantaggiate (Quartieri Spagnoli..), decide di provare a cambiare e a migliorarsi per sè e per il proprio popolo.


Non fate come Steve Jobs

Nel libro, due giovani amici provenienti da una zona “difficile” della città di Napoli, i Quartieri Spagnoli, decidono di mettersi a fabbricare computers, mettendosi in proprio e senza chiedere aiuto e/o danari a nessuno, ma molto rapidamente si scontrano con la triste realtà... È un susseguirsi di ostacoli insormontabili – dalla mancanza di aiuto da parte della famiglia, delle Istituzioni, dalla sfrenata e granitica burocrazia nostrana, e in fine dalla Camorra – che rende impossibile la realizzazione del loro sogno di diventare ricchi e famosi sfruttando soltanto i loro talenti personali e la loro voglia di arrivare.
Avrebbero potuto essere i protagonisti di uno spot ideale della filosofia di Steve Jobs, ma nella loro realtà non ha funzionato...
Sono certo che se Steve Jobs fosse qui, se avesse conosciuto quella realtà, ci direbbe di essere poco affamati e per niente folli! 
Nanni


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COMMENTI (1)

Da Stampante
Inviato il 11 settembre a 13:16
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Ma infatti se hai un'idea interessante e vuoi realizzarla te ne vai da Napoli e magari anche dall'Italia. La così detta fuga del cervelli. Sara