Nota dell’editore: Poiché ancora non ci siamo rassegnati all’idea che a distanza di due secoli dalla liquidazione dell’Ancien régime in Europa, nel nostro paese sopravviva una casta a cui l’ordinamento consente di agire come potere pressoché assoluto, e che taluni dei suoi appartenenti (non tutti grazie a dio) esercitino di fatto questo potere calpestando il diritto in nome della legge, invitiamo alla lettura questo prezioso lavoro di Guido Vitiello.
Un lavoro inizialmente destinato alla stampa quotidiana, quirielaborato e raccolto in forma di libro, che per la statura intellettuale dei conversanti, per le loro esemplari, emblematiche testimonianze dirette, dovrebbe indurre anche il più distratto dei cittadini a vergognarsi di quello che è il maggior malanno del nostro ordinamento: l’autocrazia della magistratura.In Italia, infatti, magistrati faziosi, o semplicemente incapaci, o affetti da delirio di onnipotenza, possono impunemente attentare alla libertà. all’onore, al patrimonio dei cittadini e farsi legislatori, ministri e capi di azienda.Uno stato di cose lesivo della dignità del cittadino, che si perpetuaormai da più di quarant’anni, e che si fonda banalmente sulla paura: i singoli membri del Parlamento – coloro che fanno le leggi e potrebbero cambiarle – hanno paura dei magistrati e ne sono ostaggio.E se non sarà certamente questo pamphlet a modificare tale stato di cose, ci conforta il convincimento che l’antico e mai logoro brocardo Gutta cavat lapidem non vi sed saepe cadendo racchiuda una incontestabile verità.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane