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“Non hai mai visto Lost?” “Sto leggendo un libro sulla serie, vale lo stesso?”

Creato il 21 maggio 2010 da Elettra

Non ho mai visto Lost, senza, sinceramente, mai pormi il problema. L’unica serie della quale non posso fare a meno e della quale mai mi stanco è Sex and the City ma quello, è un modus vivendi.
Ora mi ritrovo a leggere per un esame, Analisi dell’opera multimediale, un saggio su Lost. Con un titolo La filosofia di Lost che già mi puzza di fan sfegatato che dice con aria saccente “Non hai mai visto Lost, ma come?”
Nel libro i riferimenti alla serie sono tantissimi, chiaramente. Tutti infarciti di citazioni e suggestioni che richiamano la filosofia. Deleuze e Derrida su tutti, ma anche Platone, Locke, Rousseau. Anzi pare che i nomi dei protagonisti siano proprio questi. C’è Hume, c’è una donna che si chiama Rousseau, un tizio che si chiama Locke. Ok, si deve giustificare il titolo e la tesi di fondo ma sono a pagina 49 e lo spirito è sempre quello di un fan e di dissertazione, magari critica, c’è ben poco.
Ora, non sono di quelle che “Le serie tv che schifo”. Anzi, ce ne sono di interessanti.
Se, però, non ho mai guardato Lost non è per intransigenza o perché sono una snob, come si dice in giro, semplicemente perché non mi andava. Il problema è che ora, leggendo il libro, non ci sto capendo molto, troppo riferimenti a cose mai viste.
E quindi? Entrare nel tunnel (e so che poi non riuscirò a farne a meno, trarrò conclusioni alternative per ogni episodio, cercherò di leggere segni in ogni scena. Sono fatta così)? Oppure continuare a vivere spensierata leggendo la trama e basta?

ps
p. 48 “Il tuo episodio preferito, ora”.
Mi pare una conclusione troppo affrettata, abbiamo mai bevuto qualcosa assieme?


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