“Noi, che lavoriamo con i bambini perdiamo la voce a spiegare che i bambini sono sempre all’altezza dei libri che si danno loro, anche di quelli che sembrano più “difficili” magari solo perché non hanno quei connotati di libro per bambini a cui la produzione destinata al largo consumo ci ha abituati. Eppure, ogni volta, davanti alla straordinaria e profonda capacità di pensiero dei bambini rimaniamo, per primi, di sale“.
Giovanna Zoboli di Topiptittori, di ritorno dal festival Tuttestorie di Cagliari ha scritto un post sull’acuta facoltà di ragionamento dei bambini e sulla non altrettanto sviluppata propensione degli adulti a dare credito alla loro capacità di raziocinio. Sottoscrivendo in pieno la sua tesi, vi consiglio di dare un’occhiata alla galleria di microragionamenti raccolti dall’Ufficio Poetico Comprensivo allestito presso il festival. Troverete perle che vanno da: “Perchè io sono una persona mentre potrei essere un animale e un oggetto?” a “Non ho capito chi c’è dentro di noi”, da “I maschi sono noiosi e non ho capito perchè” a “Perchè quando studio mi viene in mente il calcio, ma quando gioco a calcio non mi viene in mento lo studio?”.
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