Magazine Diario personale

Non ho più l'età.

Da Oliviabluebell
O forse sì.
Per reggere a una festa di compleanno partita con tante chiacchiere e tranquillità e finita con me a piedi nudi sul balcone a parlare ore e ore, fitto fitto, con tutto il mondo che ci guarda con aria interrogativa.
Ed è bella quella sensazione che solo voi sapete come stanno le cose ma lasciate che tutti gli altri immaginino ogni possibile scenario.
Festa di compleanno finita in modo estremamente alcolico, che mi ha vista trascinarmi nel letto e puntare una sveglia cinque ore dopo per prepararmi a un pranzo di quelli che sai già come vanno a finire: cibo a volontà e vino a fiumi. Non ci sono state smentite. E io rotolo. Senza speranza.
Avrei bisogno di tanto sonno per riprendermi un attimo, che mi sento ancora la lingua un po' impastata e i riflessi molto lenti, i pensieri attuttiti e gli occhi che si chiudono.
Ma si deve lavorare e allora tentiamo di farlo in modo decente, iniziando questa settimana con un sorriso.
Lo stesso di chi si è sentita raccontare dagli occhi altrui ed è stato strano.
Perchè certe affermazioni, certi complimenti io non riesco ancora a gestirli e mi mettono in imbarazzo.
Tu sei lì sul divano, lei è seduta sulla sedia. Ti guarda e dal nulla inizia:
" sai, prima ero seduta vicino a V e le ho detto che l'anno scorso a questa stessa festa c'era una ragazza con una maglietta bianca e un rossetto rosso, biondina e mi domandavo come mai non ci fosse quest'anno. Ma V mi ha detto che eri tu e io non ti ho riconosciuta perchè sei cambiata tantissimo: il colore dei capelli, i tuoi modi di fare, di ridere, di parlare...sei molto più morbida e naturale e sei molto più bella così."
Perchè mi stupisco ancora di quanto la gente "esterna" colpisca proprio lì, esattamente dove c'è da arrivare, sempre dritti al punto, sempre con lo stesso responso?
"Sei cambiata tantissimo."
E io mi emoziono. Perchè mi sento cambiata e si vede, fisicamente, che sono cambiata.
Un anno. Quante cose possono cambiare in 365 giorni.
Prima ti sembra che la direzione che stai prendendo è quella giusta, anche se avverti tutta la fatica, la pesantezza e la difficoltà del mondo, oltre a sapere che quelle fette di salame sugli occhi te le sei messa perchè non vuoi vedere.
Dopo ti rendi conto che quella direzione non la vorresti riprendere nemmeno se ti pagassero. Non per vendetta, non per ripicca. Nessun sentimento negativo.
Il punto è che ora ti rendi conto che hai la vita che hai sempre voluto, te la sei girata, rovesciata e ribaltata, con fatica, per farla arrivare esattamente dove volevi arrivasse. Proprio lì, incastrata tra quei due o tre desideri che quando eri piccola dicevi "quando sarò grande vorrò, sarò, farò e avrò".
Hai raggiunto le tue consapevolezze e l'hai fatto stando da sola, imparando a cercare certe risposte, anche quelle più difficili da dare, dentro di te, senza l'aiuto di nessuno. Solo tu.
In 6 mesi.
E ora ti senti pronta ad uscire dal tuo periodo di "riabilitazione" e rientrare nel mondo, quello vero, fatto di persone nuove e persone vecchie, serate nuove e serate vecchie, suoni nuovi e suoni vecchi, mete nuove e mete vecchie.
Ma affronti i giorni e le situazioni depurata dalle mille aspettative inutili che ci si pone, conscia delle tue certezze, del tuo equilibrio, del tuo ritmo. Perchè vuoi goderti quello che la vita ti offre con calma, giorno dopo giorno, senza ansie, senza sovrastutture, ma soprattutto senza pare mentali.
Sempre e solo ascoltando te stessa, i tuoi desideri, i tuoi tempi e i tuoi modi....in relazione con quelli di chi incrocerai in quel lungo cammino che dicono si chiami vita.

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