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Non mi avrete mai, Gaetano Di Vaio & Guido Lombardi

Creato il 24 marzo 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Non mi avrete mai - interno articolo
Titolo: Non mi avrete mai
Autori: Gaetano Di Vaio e Guido Lombardi
Editore: Einaudi
Anno: 2013
Genere: Autobiografia, Crimine
Pagine: 344
Formato: Cartaceo/elettronico

Trama:
Salvatore Capone, l’alter ego di Gaetano Di Vaio, nasce a Scampia, sesto di dieci figli, da padre disoccupato. Le premesse ci sono tutte. A nove anni inizia una brillante carriera che, dai furti di pneumatici, lo porta a gestire una «piazza di spaccio» da tremila dosi al giorno. È una corsa irrefrenabile, la sua, nessun ostacolo frapposto dallo Stato alla sua ascesa riesce a fermarla: scuole, collegi, riformatori, carceri minorili e centri d’igiene mentale. Salvatore sperimenta ogni forma di reclusione fino a Poggioreale, l’Alcatraz napoletano, divenendo maestro nell’arte della fuga. Tanto ad attenderlo, ogni volta, c’è Lucia. Tanto poi si ricomincia.
(Fonte: Einaudi)

Giudizio:
La vita di Salvatore Capone è contraddistinta da una frenesia, una smania di fare, godere, guadagnare, vivere. Un istinto alla corsa che parte dalle viscere e che non è possibile fermare.
Prima i furti, poi gli scippi, quindi le rapine, la droga, la piazza di spaccio. Salvatore arriva a un passo dall’affiliazione, rischia di diventare un killer, ma almeno là si ferma. Perché lui è un cane sciolto, una testa pazza, un indipendente, e quel “Non mi avrete mai” del titolo è rivolto a tutti, non solo alle guardie: camorristi, sfruttatori, falsi amici che vogliono solo privarlo della libertà.
La lettura procede con la stessa frenesia, con la stessa voglia di fare, di correre, che ha accompagnato il giovane protagonista. Ho letto le prime cento pagine in un pomeriggio, e il resto in poche altre giornate. Il romanzo non rallenta mai, non annoia mai.
Quando si parla di autobiografie criminali, è impossibile, almeno per me, evitare il paragone con Edward Bunker. E stavolta il paragone conviene, perché “Non mi avrete mai” ha tutto quello che manca a “Educazione di una canaglia”: ritmo, mestiere, ironia. Non ci sono poi tentativi di auto assoluzione. A un certo punto Capone dice, più o meno (cito a memoria): tra tanti fratelli e sorelle solo io sono delinquente. Capisce che la scelta individuale ha sempre un peso enorme, che la vita non è una tragedia greca, l’uomo non è in balia degli eventi, a meno che non decida di esserlo. L’uomo non è necessariamente una foglia che fluttua nel vento, ma può essere anche una stella fissa, una di quelle stelle che procedono per il loro verso senza farsi influenzare dal resto, per dirla con Siddharta.
Bello, veramente.
L’unico dubbio ce l’ho sul dialetto: bello, realistico, ma i lettori di altre regioni avranno fatto fatica?
Nel mio caso, comunque, ha contribuito al piacere della lettura.
Consigliatissimo.

gaetano di vaio

Italian film director Guido Lombardi pos

Sugli autori:

Gaetano Di Vaio è nato nel 1968 a Piscinola, quartiere alla periferia nord di Napoli, a ridosso di Scampia. È oggi un affermato produttore del cinema indipendente italiano, ricordiamo fra gli altri: Napoli Napoli Napoli, di Abel Ferrara (2009) e Là-bas, di Guido Lombardi (2011), Leone del Futuro alla Mostra del Cinema di Venezia. È anche regista e produttore di documentari: Il loro Natale, sulle famiglie dei detenuti di Poggioreale, Interdizione Perpetua e Largo Baracche. Ha prodotto Take Five, opera seconda di Guido Lombardi, con il quale ha anche scritto il soggetto del film e il romanzo Non mi avrete mai (pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 2013). Ha una lunga e vivace storia criminale alle spalle. Il suo ruolo più celebre, come attore, è quello di Baroncino in Gomorra – La serie.

Guido Lombardi (Napoli, 1975) è regista e sceneggiatore. Nel 2005 ha vinto il Premio Leo Benvenuti per la sceneggiatura di commedia e nel 2007 il Premio Solinas – Storie per il Cinema. Ha diretto i film Là-bas (Leone del Futuro alla 68a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia) e Take Five. Ha scritto con Gaetano Di Vaio il romanzo Non mi avrete mai, pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 2013.
(Fonte: Einaudi)

Aniello Troiano



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