Avevano nomi roboanti a dispetto della loro lentezza sferragliante e delle decine di ore di viaggio per raggiungere le mete più svariate lungo la penisola: Freccia del Sud, Rapido Peloritano, Treno del Sole.
Sono i treni che per oltre cinquantanni hanno collegato il Sud al Nord Italia, favorendo gli scambi, la mobilità pubblica, l'emigrazione i sogni più lontani.
Dal prossimo 12 dicembre i treni notturni, che dalla Sicilia arrivavano in Lombardia, in Piemonte, in Veneto, non ci saranno più.
Niente più vagoni letto, cuccette e sedili allungabili per trascorrere alla meno peggio la notte in treno ed arrivare da un capo all'altro del paese.
Con loro spariranno i posti di lavoro del personale viaggiante.
Le Ferrovie, da anni non più dello "Stato", ma privatizzate tagliano i rami secchi e tutto l'interesse di Moretti e soci è indirizzato sulle tratte dell'alta velocità fra Roma e Milano.
Da domani però quei treni non partiranno più. Leonida Repaci sosteneva in una delle sue opere, che "il Sud era ad un binario morto", oggi anche quel binario non esiste più!!