di Iannozzi Giuseppe
Puoi lasciare le mie mani adesso
Per un bel pezzo mi sono pianto addosso
lasciando che i fiumi scorressero sotto i ponti
sognando di scrivere poesie sul pelo dell’acqua
Una a una mi sono spezzato le ossa
credendo che il motore fosse l’amore
per Pinocchi e Don Chisciotte
Dovevo ancora incontrare il Diavolo all’incrocio
per accettare l’idea che si vive una volta sola
Le cattedrali che mai ho visto franano felici di finire
sotto lo sguardo indifferente di Atlante
e i minareti persi chissà dove fanno uguale fine
Non c’è motivo perché questo rapporto rimanga in piedi
Le orbite dei pianeti si sono allontanate e gli angeli
che legarono le nostre mani con legacci di spine
hanno da tempo un loro posto fisso al cimitero
Non sanguiniamo più del dovuto,
tanti prima di noi sono caduti nel tranello celeste
e con le proprie forze si sono rialzati
o si sono scavati la fossa senza sciupare lacrime
Puoi lasciare le mie mani adesso,
Dio non avrà il coraggio di trarti in inganno un’altra volta
Non sanguiniamo più del dovuto,
puoi lasciarti andare adesso
Hai una strada di possibilità da seguire
e nemmeno un secondo da perdere
in baci dell’addio
Dio non avrà il coraggio di trarti in inganno
Non sanguiniamo più del dovuto
Non sanguiniamo più del dovuto
Non sanguiniamo più del dovuto
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