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“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica

Creato il 07 gennaio 2016 da Yourfashionchic01 @YOURFASHIONCHIC

Dopo aver visto il cortometraggio "L'Errore" (, grande prova registica che fa l'occhiolino a veri e propri maestri della Settima Arte come David Lynch e Abel Ferrara, torno con entusiasmo a visionare un lavoro di CLICCA QUI) Brando De Sica, il corto dal titolo " Non senza di me" - vincitore quest'anno per la seconda volta al Centre Pompidou l'Asvoff di Diane Pernet - che si avvale della presenza di un attore di comprovata esperienza come Max Tortora e l'attore italo-irlandese Michael Schermi.

A differenza del lavoro visionato in precedenza, il corto Non senza di me si presenta come un qualcosa di profondamente diverso, almeno per quel che riguarda le apparenze iniziali: se ne L'Errore il giovane regista puntava su un bianco e nero molto accentuato, riconducibile quasi al cinema bergmaniano o anche al celebre film "" di Woody Allen ma utilizzato in toni oscuri e tenebrosi, nell'opera che vede Max Tortora protagonista sono i colori a farla da padrone, tonalità calde di una fotografia che inizialmente vuol sottolineare un rapporto padre-figlio in apparenza molto solido ma che, lo capiamo bene da poche semplici battuta, tutto è fuorché positivo.

“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica

De Sica mette quindi in mostra un vero e proprio confronto ideologico, o per meglio dire uno scontro generazionale in cui la visione del mondo di una generazione (quella del genitore) non riesce a trovare punti di contatto con quella che è la scala di valori della propria prole, dando vista così a un risentimento nascosto che porta all'abbandono e alla chiusura di ogni rapporto.

Quasi come a voler sfuggire i propri demoni personali, il talentuoso regista mette in mostra un melodramma che, seppur nella sua breve durata, funziona alla grande anche alle ottime interpretazioni dei due protagonisti, soprattutto Tortora che gigioneggia e che dimostra di essere al di sopra di un certo standard.

“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica

Se nel corto L'Errore De Sica lasciava intendere un senso minaccioso e di pericolo, un'aria sinistra quasi polanskiana che trovava il suo culmine nella spaventosa esplosione di violenza finale, in "Non senza di me" le cose sono un po diverse, anche se il fine ultimo è alquanto simile... solo che stavolta fa molto più male in quanto inaspettato.

Quello che sembra un più che classico melodramma, che trova il suo punto massimo nella riconciliazione dei personaggi che vanno oltre le proprie differenze in nome dell'amore e dell'affetto più puro, trova un suo punto di svolta totalmente inaspettato. La sceneggiatura, curata da Ilaria Floreano e dallo stesso De Sica, schianta ogni nostra velleità e buon sentimento con un finale cattivissimo e totalmente privo di speranza.

“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica

Al di là di quelle che possono essere le considerazioni in merito al corto in sé, ciò che balza agli occhi secondo il parere di chi scrive è come il giovane De Sica sembra voglia lanciare un messaggio molto chiaro con questo lavoro: se la cinematografia italiana sembra essere ormai costellata (e satura) di storie drammatiche che hanno comunque l'obiettivo finale di fornire un contenuto edificante, il lavoro di Brando punta a rompere con questa tradizione, puntando con una forza clamorosa su una vera e propria rivoluzione in termini. Non è l'utopica celebrazione dei buoni sentimenti a trovare spazio, nel lavoro del giovane De Sica è il lato oscuro che trova il suo spazio mettendo in mostra ciò che la vita reale cela nell'ombra dei rapporti umani, anche di quelli apparentemente più saldi.

“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica
“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica
“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica
“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica
“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica
“NON SENZA DI ME” di Brando De Sica

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