Mettiamo pure che in Slovenia sia necessario contenere la popolazione degli orsi per non turbare l’equilibrio ecologico, ma perché ammazzarli? Perché il governo ci guadagna, risponderà qualcuno, visto che il permesso di uccidere costa salato (sempre che non si voglia ricorrere al bracconaggio, l'attività preferita da chi vuole assassinare gratis). Sì, ma l’orso bruno delle Alpi è una specie in via di estinzione e andrebbe protetto con ogni mezzo, non venduto al migliore offerente. Se in una zona ce ne sono troppi, perché non trasportare gli orsi in eccesso in una zona dove ce ne sono pochi? Per esempio sui Pirenei, dove la popolazione degli orsi è quasi estinta. Certo, gli allevatori si lamentano per la scomparsa di qualche pecora (anche se il governo li indennizza profumatamente) ma dovrebbero mettersi in testa che le pecore non sono in via di estinzione, gli orsi sì, e che la salvezza della nobile specie dell’orso bruno vale bene qualche pecora.
Per giustificare l’uccisione dell’orso e zittire i soliti animalisti rompiscatole, il governo sloveno ha raccontato che aveva la rabbia. Fra tutte le scuse ha scelto la meno originale. Un vecchio proverbio nizzardo recita: “Quando si vuole uccidere il cane, si dice che ha la rabbia”. Come dire che si trova sempre la scusa per una decisione presa in partenza. Che cosa direste se qualcuno applicasse lo stesso principio alla nostra specie? C'è un miliardo di umani in eccedenza, con 1000 dollari puoi ammazzarne 3. Vi sembra crudele? No, hanno la rabbia. O meglio ancora, apriamo le cateratte del cielo e facciamoli fuori con un altro Diluvio Universale. In fin dei conti lo ha fatto anche Dio che è tanto buono.
Dragor