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Non solo il trota

Creato il 20 dicembre 2011 da Speradisole

NON SOLO IL TROTA

NON SOLO IL TROTADa poco è uscito un libro “Scurriculum” Viaggio nell’Italia della demeritocrazia (Alberti editore), scritto dai giornalisti Paolo Casicci e Alberto Fiorillo, che riporta uno sconcertante elenco di gente sbagliata messa al posto sbagliato, grazie alle amicizie giuste.

Ci si trova di tutto:

Da Miriam Tekle, già miss Eritrea e finalista di miss Italia, consulente per l’assessorato all’Industria di Catania, alla showgirl Hoara Borselli, ingaggiata dal ministro della Difesa La Russa per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Un professore di francese, Domenico Sudano, in pensione ed ex assessore regionale dell’UDC in Sicilia (anche da lì pensionato), messo da Saverio Romano a capo del Consiglio per la ricerca in agricoltura.

L’ex promotore di Mediolanum, Feruccio Zigiotto, già calciatore della Sambonifacese, messo dal predecessore di Romano, Giancarlo Galan, a capo dell’Istituto nazionale di economia agraria.

Eros Maggioni, dentista ed ex fidanzato dell’ex ministro Brambilla, è stato elevato (insieme a Geronimo La Russa (figlio di tanto ‘Gnazio), a membro del cda dell’Aci di Milano, struttura che gestisce, tra l’altro, il Gran Premio di Monza.

L’accanito sostenitore del riconoscimento del dialetto veneto come lingua ufficiale al Nord-Est, Nicola Falsirollo, dipendente dell’Unicredit e segretario  della Lega Nord a Zevio (Verona),  è stato premiato con la Direzione Generale di una grande Azienda Sanitaria del veronese.

Ci sono poi storie incredibili, come quella del falso dentista di Como, Fulvio Caradonna, divenuto assessore ai Lavori pubblici  e costretto alle dimissioni  per aver costruito un costoso ed alto muro sul lungolago.  Un progetto vecchio di 12 anni, antiallagamento, che ha reso invisibile il lago oltre che George Clooney e Alessandro Manzoni. Caradonna è stato poi premiato con un posto alle infrastrutture lombarde e uno al Cda di Atm, l’impresa milanese dei trasporti.

Il Parco dello Stelvio lo dirige, Ferruccio Tomasi, maestro di sci e amico personale di Frattini, quello del Gran Sasso Arturo Diaconale, giornalista vicino al Pdl, la riserva naturale del Laghi Lungo e Ripasottile, nel Lazio, è diretto da Guido Zappavigna, un capo ultrà della Roma, molto simpatico a Renata Polverini.

Forse i veronesi si sono chiesti per quale motivo e per quali meriti un perito agrario, Francesco Girondini, faccia il sovrintendente dell’Arena di Verona.

Chissà se quelli che fanno la coda ai caselli delle autostrade venete e friulane si sono chiesti perchè nei consigli di amministrazione delle società che gestiscono  quei preziosi nastri d’asfalto non siedono fior di professionisti, ma ci sono politici come Attilio Schnek, presidente leghista della provincia di Vicenza, Leonardo Murano presidente  leghista della provincia di Treviso.

Enzo Bortolotti, (il famoso sindaco sceriffo leghista di Azzano Decimo), sospeso dall’incarico sindacale dopo una condanna in appello per eccesso di velocità è diventato vicepresidente di Autovie Venete.

Più emblematico di tutti è il caso di Ganluca Comazzi, di anni trenta, che con 328 voti non riuscì a farsi eleggere al Consiglio comunale di Milano, nel 2006, e poco dopo fu nominato dall’allora neo sindaco Letizia Moratti «garante per la tutela degli animali» in città. Un incarico da 400.070 euro per cinque anni, 7.500 euro al mese. Veterinario? No, però ha assicurato Comazzi che coi veterinari c’era cresciuto.

«Si potrebbe continuare a oltranza – scrivono gli autori dl libro – come in quelle partite di calcio tra ragazzini in cui, per evitare di finire in pareggio, si aspetta che una delle due squadre, stremate e coi crampi, segni il golden goal che assegna la vittoria»

Davvero una folla di personaggi, amici, parenti, politici scaduti e trombati, che rappresenta il vero costo della politica e la più pericolosa delle malattie italiane: l’anti-meritocrazia o la demeritocrazia.

Non so se il nuovo governo ce la farà a mettere mano, con una bella sforbiciata a tutto questo sottobosco di “parassiti” immeritevoli, le forbici non bastano, qui ci vorrebbe il lanciafiamme, ma per ottenere qualche risultato, bisognerebbe cambiare un cultura diffusa e velenosa che in questi anni si è diffusa a macchia d’olio.

Non è necessario studiare, faticare, farsi un credito di conoscenze e di sapienza, basta andare al Grande Fratello o apparire come miss o essere amico degli amici per garantirsi un posto ben remunerato.

In sostanza : «prima, piazzare se stessi o gli amici, anche se incompetenti, nei posti migliori; e poi pretendere, da cittadini e da utenti, di avere a che fare solo con professionisti e tecnici qualificati».



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