Non toccate la Costituzione

Sento parlare di riforme costituzionali da quasi  vent’anni e oggi più che mai non capisco che cosa ci sia da riformare nella nostra Carta. Sì, bisognerebbe diminuire il numero dei parlamentari, bisognerebbe riprogettare l’assetto periferico dello Stato ma poi? L’idea che Berlusconi aveva di riforma costituzionale era ben diversa e molto precisa: si voleva cambiare la struttura dello Stato. In particolare si voleva cambiarne la forma: da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale. Ora, se mai vi avesse accarezzato l’idea di assecondare in qualche modo questo proposito, immaginate solo per un attimo se esso fosse stato realizzato. Immaginate se Berlusconi fosse riuscito a diventare Presidente della Repubblica di uno Stato presidenziale. Badate: non presidente del consiglio o primo ministro ma presidente della repubblica. Per intendersi come se avesse i poteri di Sarkozy o di Obama. Cosa potrebbe essere accaduto con la crisi che l’ha costretto alle dimissioni? Io la risposta ce l’ho ma non la scriverò. Pensateci. E guai a pensare di cambiare la Costituzione in fatto di struttura dello Stato. In Italia sarebbe pericolosissimo. Per via degli Italiani.

Luca Craia