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NON TUTTI I WE VENGONO CON IL BUCO....(figuriamoci i lunedì)

Da Mammapiky @mammapiky
NON TUTTI I WE VENGONO CON IL BUCO....(figuriamoci i lunedì) Sono stanca, tanto, troppo. E' lunedì notte. Seduta sul divano del salotto, guardo l'ora: le 4 e 57 in questo momento. Non so nemmeno io da quant'è che sono sveglia, in realtà non sono sicura di essermi mai addormentata. Ricordo solo di essere tornata sfinita da un week end lunghissimo, uno di quelli dove ogni cosa, ha girato dal verso sbagliato e dove, tutta la buona volontà del mondo, non è servita a farlo passare più velocemente. Una volta amavo star sveglia di notte, credevo amplificasse i sentimenti e le sensazioni. Di notte, al buio, mi dicevo, le cose si vedono meglio o comunque, si percepiscono di più. Una volta.
Oggi passare la notte in bianco ha tutto un altro significato, principalmente vuol dire ritrovarsi ad affrontare la giornata senza essere in grado di farlo e arrivare a sera solo per forza d'inerzia.
Da quando sono diventata mamma, poche sono state le notti di sonno. Quello vero intendo, in cui ti addormenti di colpo la sera e, altrettanto di colpo, ti svegli la mattina. Nel mezzo il nulla, solo qualche sogno stropicciato che nemmeno ricordi e le coperte quasi immobili su un letto che sembra stato appena rifatto.
Da quando sono mamma, ho avuto invece, e solo, ore di riposo. Ore in cui, oltre a dormire, ho fatto un sacco di altre cose: ho nutrito, lavato, dissetato, cambiato, coccolato, controllato, curato, ...ato, ...ato, ...ato…. e, da quando sono di nuovo incinta, ho abbandonato anche quelle e mi sono rimasti solo gli ".....ato" . Così stanotte, con la piccola luce del salotto accesa, l'iPad sulle ginocchia, l'orologio che segna oramai le 5:20, sto cercando di dare un altro significato a queste ore. Ieri sera in pizzeria, durante una cena molto simile a QUESTA, (segno inequivocabile che il metodo adottato sta fallendo), si parlava dell'educazione dei figli, di come sia diversa da famiglia a famiglia, e di quante teorie esistano in proposito. Teorie per l'appunto. Ne avevo tante prima della nascita di Cestino, avevo stilato un piano, fatto di certezze e punti fermi, di "io farò...", "io dirò....", poi è arrivato lui ed il mio piano non è stato più adatto, non necessitava di modifiche, occorrevano stravolgimenti. Così è stato. Ho riscritto le regole, rimodulato le certezze e riconsiderato gli obiettivi.
Il risultato è spesso un fine settimana faticoso come quello appena trascorso, in cui dover gestire (o per lo meno provare),  un bambino sempre in movimento, con una parlantina attiva anche di notte, preda di desideri e capricci e voglioso di mettermi alla prova fino allo sfinimento. Io dal canto mio, in queste occasioni, me la cavo maluccio, lasciandomi sopraffare da rabbia e stanchezza e avendo reazioni che, con grossa probabilità non aiutano e che, con altrettanta certezza, peggiorano le cose. Lui straripa ed io non lo contengo, io non lo contengo e lui straripa.
Ci sono giorni in cui va cosi, a volte perfino un week end intero va così, e se alla luce di queste considerazioni posso dire che quello appena trascorso non è certamente venuto con il buco, con una notte come questa, piena di vaneggiamenti insonni, figuriamoci il lunedì. Ore 5:37

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