Come tutti ricordano, la legge antifumo in Italia è entrata in vigore solo da pochi anni e precisamente con un decreto del 2003. Invece il primo stato al mondo ad essere ricordato per aver posto un divieto di fumo sui posti di lavoro è la California, nel 1994 e poi estendendolo a tutti i luoghi chiusi, quattro anni più tardi.
Ma non tutti sanno che questo divieto fu introdotto nel 1875 a Napoli con un’apposita legge. A riportare la notizia è Diario Partenopeo.
Il provvedimento fu voluto e sostenuto dal primo cittadino Antonio Winspeare che da poco era stato eletto a Palazzo San Giacomo. Antonio Winspeare, all’anagrafe “Antonio Davide” era conosciuto come “duca di Salve” per distinguerlo dal cugino omonimo ed apparteneva ad una famiglia anglo-americana. Sin da giovane si avviò alla carriera amministrativa e nel 1848 partecipò all’insurrezione antiborbonica, fino ad ottenere da Garibaldi la direzione della Zecca. Divenne sindaco di Napoli pochi anni dopo aver sposato la duchessa di Salve, Emma Gallone, con cui visse al Vomero in Villa Salve.
Le origini anglosassoni influenzarono molto la sua direzione da sindaco, infatti gestiva il comune in modo intransigente arrivando a punire gli scansafatiche e attuando il provvedimento antifumo sul lavoro. La sua carica che durò soltanto un anno è ricordata proprio per questa legge, soprattutto da i dipendenti del comune di allora che si videro multati ogni qual volta accendevano una sigaretta in servizio. Si tratta senza dubbio di un altro primato della città di Napoli.