Ebbene si, non vi tradiscono le fosche pupille ormai “bruciate” da tutti i post sul natale che si sono susseguiti su questo blog (e di cui mi sono già ampiamente scusata, stile anonima “natalisti”: “Ciao, sono NonnaSo e mi piace il natale..”): questo NON E’ e non sarà un post sul Natale.
Gioite.
Ok basta. Perchè si tratta di un post sui capelli.. croce e delizia di noi donnine, i capelli. Il colore dei capelli, la cura dei capelli, lo styiling dei capelli, la lunghezza dei capelli.. blablabla…. dei capelli.
Che a noi donne ci piglia così: quando lo specchio non ci dice che siamo le più belle del reame, e il capello non ci soddisfa, parte l’embolo e sono c.. apelli acidi.
Lungi da me lamentarmi: dopo quasi un decennio di capello corto e biondo, quest’anno ho attraversato una fase di cambiamento e transizione (diciamo più rottura del mio portafoglio vs. parrucchiere) e ho semplicemente smesso di andarci. Dal parrucchiere.
Come risultato: il capello è tornato lungo e fluente attorno alla metà schiena, non necessita di cure particolari (è davvero quasi un anno che non li taglio, nemmeno li spunto) e a parte qualche incertezza e sfibramento in primavera – poi risolto con una maschera nutriente alla keratina e via – mi soddisfa particolarmente, soprattutto per il colore.
Sono tornata allo “scuro”, sapete, uno dei miei primi amori, quasi il mio colore “naturale”: un bel rosso scuro, castano cioccolato… (che poi vai a capire come scrivono le etichette dei colori da fare in casa… il castano cioccolato ha riflessi innegabilmente rossi.. non lo potevano chiamare castano peperoncino?? boh).
Ok, ok, il biondo mi manca. Anche il corto, che secondo me aveva più carattere sul mio tipo di viso, però cosa posso dirvi.. pur di non abbandonare questo colore preferisco restare sul compromesso: tengo il colore, mi adeguo sul taglio. Che poi è un non-taglio.
E’ solo che alle volte, mentre sono li che tengo il colore in posa, mi lascio prendere dagli “e se…”
E se… la prossima volta me li facessi diversi? E se la prossima volta… mandassi a quel paese la tinta e li facessi grigi?
Ebbene si, avete capito bene. Grigi. Argento, se più vi da l’idea.
Si, tipo mamma Serenity di Sailor Moon.
No, non come Daenerys, figlia della tempesta, madre dei draghi. (ma le avete guardate quelle sopracciglia???)
No, intendo DAVVERO grigi, completamente grigi, quasi bianchi:
Non che sia così naive da non sapere che anche questo tipo di grigio richiede manutenzione, e una cura particolare, se non altro per ARRIVARCI (schiarire, schiarire, far scaricare tutto il colore, etc.). Che poi magari non va neanche bene per il mio tipo di capello… ma a una ragazza è concesso di sognare, no?
Soprattutto a una che si deve rifare la tinta sempre più spesso, perchè tutti questi pensieri e preoccupazioni le hanno altro che portato “qualche” filo d’argento fra i capelli.
Potrei persino pensare a delle sfumature azzurre, o lilla… (a fata, a fata turchinaaa.,.. se abitassi a Roma..)
Potrei pensare persino, in certi giorni di pazzia congenita, ad arrivare al rosa…
e perchè no: spingermi al ciclamino…
E di qui (se solo ne avessi il coraggio!!) chiudere il cerchio, e tornare al rosso :)