Nonne e filosofia 2 (il “bisogno di Platone”)

Da Virginia Less

Anche quest’anno si è svolto il festival di filosofia di Modena. Il tema era la gloria. Ho scritto di quello del 2013* e non entro nel merito del programma, peraltro interessante. Non è stato certo il solo. Un elenco sommario riporta: f. della letteratura a Mantova, della Mente a Sarzana, della comunicazione a Camogli, Pordenonelegge, eccetera. E anche quest’anno Umberto Eco, dedicato una bustina di Minerva (l’Espresso) all’argomento (la citazione nel titolo viene da lì). E, quanto a Platone, è morto da pochi giorni Giovanni Reale, il più importante studioso italano del suo pensiero.

Centinaia e centinaia di persone, spesso venute da fuori, si affollano, magari “in piedi, pronte a seguire una o due ore di conferenze (oggi si chiamano “lectio magistralis” ma è pur sempre un tizio o una tizia [molte le filosofe, sottolineo soddisfatta!] che parlano dietro un tavolo, e di cose difficili). La domanda è la stessa dell’altra volta: “chi glielo fa fare?Ai suoi tempi, ricorda Eco – anche ai miei, un po’ più recenti-  riunioni del genere erano frequentate da quattro gatti “intellettuali”. Figuriamoci pagarle, come invece occorre fare per alcune, e ci sono le spese di viaggio, vitto e alloggio.

Un po’ malevolmente ero portata a spiegarmi l’affluenza dei non addetti con la moda dell’evento, e infatti nel programma troviamo il tiratardi  e la cucina filosofica. Anche Eco lo  riconosce, ma valorizza motivazioni più consistenti. Del bisogno di stare insieme, non solo i virtuale, di riconoscersi in chi ha i nostri stessi gusti e problemi, aveva già detto l’anno scorso. Ora sottolinea in maniera più incisiva quanto molta gente, specie giovane (che non è stupida come pensano i produttori di trash televisivo e chi pubblica giornaletti sui vip) vuole qualcosa di serio da mettere sotto i denti. Voi mi colmate di grandi fratelli? (…) vorrei un poco di Platone. Anche un po’ di Hanna Arendt, perchè no? Speriamo sia così, ne sarei davvero confortata.

Per riportare il discorso a noi nonne, rammento il tema della consulenza filosofica**, che in certo modo  tutte siamo portate a prestare, e l’importanza di prenderci cura dei nipoti anche offrendo stimoli meno banali. Pensiamoci quando sono con noi. Non occorre niente di ricercato:  la narrazione o  lettura di una storia, un gioco insieme sono importanti. Non lasciamo i nostri bambini e ragazzi da soli, accuditi – si fa per dire- da TV e video giochi!

*http://virginialess.wordpress.com/2013/09/17/suocere-nuore-e-filosofia/

**http://virginialess.wordpress.com/?s=nonne+e+filosofia&x=11&y=10


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