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Venerdì 07 Marzo 2014 14:51 Scritto da Favole Isabella
Avete mai pensato a quanto i nonni potrebbero essere bravi a leggere e a scrivere le favole? Ecco, alcuni di loro vanno addirittura a scuola per imparare e diventare così dei favolosi nonni da favola! Buona visione!
C’era una volta un nonno che si sentiva tanto solo.
Il suo nome era Ottavio.
Lo chiamarono così perché era l’ottavo di otto figli e con i suoi fratelli viveva in una grande casa di campagna.
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Il progetto
Le Favole di Isabella è un nuovo programma dedicato ai piccini e alle famiglie, in onda tutti i pomeriggi sul canale Sky Starsat 897 e per chi abita in Lazio, sul canale 86 del digitale terrestre... tante storie educative ed originali per crescere insieme divertendosi! A scrivere e leggere per voi ogni volta una favola nuova ci pensa Isabella Vendrame, attrice, conduttrice tv e anche psicologa!
Il testo completo
C’era una volta un nonno che si sentiva tanto solo.
Il suo nome era Ottavio.
Lo chiamarono così perché era l’ottavo di otto figli e con i suoi fratelli viveva in una grande casa di campagna.
Lì Ottavio si dava sempre molto da fare, aiutava la mamma a preparare le marmellate con la frutta che coltivavano ( quella di prugne era la sua preferita) poi aiutava il papà a falciare i prati e tutti i pomeriggi giocava a guardie e ladri con i suoi fratelli e sorelle.
Il tempo passava, Ottavio diventò grande e si sposò con Laura, una dolce fanciulla che abitava nel suo paese e andarono a vivere lontano dalla sua casa di campagna.
- e Laura ebbero tre figli che tirarono su con amore e pazienza, tra scuola, corse in bici e qualche sgridata se serviva.
Anche loro diventarono grandi, si sposarono ed andarono a vivere lontano.
Ottavio e Laura erano un po’ tristi per questo, anche se allo stesso tempo erano contenti che i loro figli avessero preso il volo come dei piccoli uccellini volati via dal nido.
La loro gioia aumentò quando arrivò il loro primo nipotino Giovanni.
Nonni!!! Erano diventati nonni, ma non solo di Giovanni, di lì a qualche anno arrivarono anche Elena e Paola.
Adesso, con tutti questi nipotini, Ottavio si sentiva un super nonno, era diventato esperto di pappe e biberon, di ninna nanne e filastrocche, di carrozzine e bavaglini.
I suoi nipotini però abitavano lontano, iniziarono ad andare a scuola, ad andare a calcio e a danza e il tempo da passare con i nonni era sempre poco e frettoloso.
Così Ottavio iniziò a sentirsi un po’ solo, anzi, molto solo.
Passava le giornate a leggere il giornale e a guardare la tv e accompagnava la moglie Laura a fare la spesa.
Avrebbe voluto fare qualcosa di più, soprattutto qualcosa insieme ai suoi nipotini.
Un giorno Ottavio, come tutte le mattine, andò a comprare il giornale e si sedette al parco su una panchina per iniziare a leggerlo.
Lo aprì, lo sfogliò e ad un tratto la sua attenzione fu catturata da un titolo:
NONNI DA FAVOLA. UN NUOVO CORSO DEDICATO AI NONNI PER IMPARARE A LEGGERE E RACCONTARE STORIE AI PIU’ PICCINI.
“Che idea strana” pensò subito Ottavio.
“Un corso per nonni? Per imparare a leggere le storie? Effettivamente non sono mai stato tanto bravo… però, potrebbe essere un modo per fare qualcosa di bello con i miei nipotini quando vengono a trovarmi”.
Ottavio si decise e si iscrisse al corso, voleva diventare il più bravo lettore di favole che un nipotino avesse mai avuto!
Per quindici giorni, tutte le mattine andò alle lezioni.
Gli sembrava di essere tornato a scuola e la cosa era molto divertente.
Studiò. Si impegnò, fece tanti esercizi e alla fine fu pronto.
La moglie Laura era molto orgogliosa di lui ed entrambi non videro l’ora di invitare a casa i loro nipotini.
Così, una domenica pomeriggio Giovanni, Elena e Paola andarono a casa dei nonni.
Ottavio si era seduto al centro della stanza su una grande poltrona blu e ai suoi piedi aveva messo tre cuscini.
Tra le sue mani aveva un libro di favole che aveva comprato nuovo per l’occasione.
“Su, su, venite bambini, vi leggerò una storia!”
Cosa sarà saltato in mente al nonno?
Si domandarono stupiti i genitori di Giovanni, Elena e Paola.
“Che bello!” urlò subito Giovanni, sedendosi su un cuscino.
Ottavio scaldò la voce ed iniziò … “C’era una volta…” e capì subito che ai bambini piaceva il tono caldo della sua voce, si sentivano come rassicurati e protetti… e poi che divertimento, Ottavio andava su e giù con la voce, imitava l’orco e pure la principessa! Quante risate!
Tra loro si era creata come una magia, come fossero trasportati da una dolce musica.
Giovanni ogni tanto si alzava in piedi e saltava per l’emozione e le due piccoline si erano arrampicate sulle gambe del nonno per vedere bene le pagine del libro.
La lettura terminò con un grande applauso da parte di tutti.
Ottavio era felicissimo, finalmente aveva trovato una cosa da poter fare insieme ai suoi nipotini e poi, non pensava davvero di poter diventare così bravo.
“Nonno, quando torniamo a trovare te e la nonna, ci leggi un’altra favola?” iniziò a domandare Giovanni ogni volta che si sentiva al telefono con il nonno.
“Certo” rispondeva lui “La prossima volta portami pure il tuoi libro preferito”.
Così il nonno iniziò a leggere storie avventurose di pirati e streghe, ma anche romantiche storie di fatine e principesse e storie della buona notte dolci come zucchero filato.
Finché un giorno disse “Oggi, cari nipotini, vi racconto la mia storia”.
E iniziò a raccontare di quando era un bambino come loro, di quando correva libero per i prati e di quando mangiava di nascosto la marmellata di prugne appena fatta e la sua mamma si arrabbiava.
Quante cose divertenti aveva da raccontare nonno Ottavio e ogni volta era sempre più bello sedersi tutti insieme intorno alla grande poltrona blu del salotto.
Ottavio si sentì improvvisamente ringiovanito, si sentiva importante quando leggeva e raccontava le storie.
Così decise che non le avrebbe lette solo per i suoi nipotini, che tra l’altro abitavano lontano e non sempre potevano andare a trovarlo.
Iniziò ad andare nelle scuole e nelle biblioteche per far provare a tutti i bambini la magia di una storia letta da un nonno.
Ora Ottavio non si sentiva più solo, anzi, aveva scoperto un modo ancora più bello di essere nonno e decise di raccontare a tutti la sua storia.
“Così, pensava, altri nonni potranno diventare dei Nonni da Favola”.
Ottavio ha raccontato anche a me la sua storia ed è per questo bimbi e nonni che io oggi l’ho raccontata a voi!