Involucri senza voli generano incertezze. Avvitavo i sogni ai tralci di vite, quando l’estate sorgeva come sole a mezzanotte.
Involucri senza volontà; ricchezze inutili da portarsi addosso come talenti troppo ingombranti che vuoi nascondere.
Avvitavo tralci sugli steli dei miei sogni; così l’edera soffocò il muro dal quale uscire verso l’orizzonte…
E una mezzanotte artica proponeva sogni ambigui d’una fantascienza ubriaca. Io, ebbra, m’innamoravo di tutto e di niente.