"Ha una tale sfiducia nel futuro che i suoi progetti li fa per il passato". Ennio Flaiano
"Non leggo mai i libri che devo recensire; non vorrei rimanerne influenzato". Oscar Wilde
Ha una sola qualità: è modesto. E se ne vanta!". Alfred Capus
Nonsensi, controsensi, paradossi... Li troviamo non solo negli aforismi di molti autori, ma anche in tante situazioni reali esposte nel libro Sono modesto e me ne vanto di Claudio Nutrito.
Qualche esempio:
il consenso che produce conflitto;
la nostalgia per un passato che non si è conosciuto;
il "diritto al biberon" rivendicato dagli adulti;
le bizzarre situazioni del "dì che ti mando io";
la censura "alla rovescia" ecc.
Spesso incontriamo la parola paradosso preceduta dall'aggettivo "apparente": ciò significa che si può scoprire un "senso dietro il controsenso". In effetti, i paradossi possono svelarci, in maniera pungente, una verità o, meglio, un'altra verità. E può accadere che un (apparente) paradosso si riveli, in realtà, l'opposto di un pregiudizio: il libro espone vari esempi in tal senso.
Così come ci sono esempi di una situazione opposta: l'individuazione di un aspetto paradossale dietro realtà che si presentano come ovvie, logiche, consolidate. "Cerca l'assurdo in ogni cosa e lo troverai" ha scritto Jules Renard.
Claudio Nutrito ci invita a uscire dai ristretti confini della logica tradizionale, rovesciando modi di pensare ben radicati: vedremo le cose con occhi diversi e comunque un'escursione nel mondo dell'assurdo può regalarci qualche sorriso e un po' di relax.
Agile ed accattivante, il libro ci mostra anche come creare noi stessi dei paradossi, con il gioco "paradossi-fai-da te". È un esercizio divertente. Ed anche utile, perché un paradosso fa riflettere chi lo formula.
Di Redazione. 25 settembre 2012 | Archiviato in Echi quotidiani
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