Nostalgia de Milàn

Da Loredana V. @lorysmart

Amo Milano.

Non ha l’opulenza di Roma, l’incanto di Venezia, la dolcezza di Firenze o la solarità di Napoli, però la amo perché Milano è “città”.

Mi incanto a vedere i suoi tramonti, non di un rosa soffuso come sulle mie montagne, ma di un color di rame, dovuto all’aria ammorbata di smog. Amo le nebbie che salgono piano dai Navigli, pur senza la magia dei canali veneziani.

La amo nonostante I suoi difetti, le estati afose, gli inverni con l’umidità che penetra nelle ossa , quell’umidità appiccicosa che bagna il viso ed i capelli anche in assenza di pioggia.

Amo il suo traffico, l’esistenza frenetica tanto diversa dalla sonnolenza della mia provincialissima cittadina.

Ed amo le sue zone da scoprire pian piano, un poco alla volta, rigorosamente a piedi.

Se la dovessi paragonare ad un’opera d’arte, non sceglierei il Duomo, la Torre Velasca o il Pirelli, ma la Pietà Rondanini.

Milano è come lei, pietra grezza, dalle forme vigorose appena accennate, ma dalle quali emergono inaspettatamente degli arti torniti e un braccio levigato, completamente avulso dall’opera; una bellezza nascosta appena accennata, da scoprire un po’ alla volta, senza fretta…

E domenica, finalmente, ci ritorno, con un pizzico di malinconia in più.



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