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Not like a rolling stone

Creato il 12 marzo 2014 da Media Inaf
Morpheus, il lander NASA prende il volo nei cieli del Kennedy Space Center.

Morpheus, il lander NASA prende il volo nei cieli del Kennedy Space Center.

Il progetto Morpheus, che la NASA ha voluto per garantire nuove tecnologie di atterraggio a basso costo, infila un nuovo successo. Il piccolo robot ha provato l’ebrezza del volo libero ancora una volta ed è andato più in alto, più veloce, e più lontano che mai.

Il test denominato in codice FF9 ha avuto inizio ieri alle 15:41 ora locale del Kennedy Space Center di Cape Canaveral. Gli oltre 1.000 chilogrammi del robot NASA si sono alzati a quota 177 metri per compiere un tragitto di circa 250 metri ad una velocità prossima ai 50 km/h. 85 secondi di volo per Morpheus che si è posato sul bersaglio con un errore di appena 30 centimetri.

La miscela di ossigeno e metano servita da propulsione per il lander, tanto per dare un’idea, sarebbe bastata per mandare in briciole il monumento a Washington, l’obelisco di marmo eretto a Washington D.C. per commemorare il padre fondatore e primo presidente degli Stati Uniti d’America.

Prossimo passo: integrare il robot con sensori di atterraggio autonomo e prevenzione rischi (ALHAT), che permetteranno a Morpheus di riconoscere un terreno pericoloso e riprogrammare il percorso in modo da garantire un atterraggio più sicuro. Tutto da solo. Una capacità quanto mai preziosa, se guardiamo a futuri atterraggi su territori oggi inesplorati come alcune regioni della Luna, la superficie degli asteroidi o la complessa topografia di alcuni pianeti.

“Non è mai stato fatto. Non siamo mai atterrati sulla Luna o su Marte con un dispositivo capace di riconoscere il pericolo in tempo reale e reagire con una manovra evasiva appropriata,” spiega Jon Olansen, che è stato project manager di Morpheus fino al 2012. “La maggior parte delle missioni verso Marte sfruttano la tecnologia airbag. Vanno dove vanno, rotolano e si fermano dove possono. Come viene, viene”. Con ALHAT le cose potrebbero cambiare radicalmente.

La NASA sta testando nuove tecnologie per garantire atterraggi di precisione con sensori di superficie, capaci di calcolare e prevenire i rischi di zone particolarmente ostili, valutando l’altitudine e la velocità del veicolo oltre alla topografia del terreno. In tempo reale.

La NASA sta testando nuove tecnologie per garantire atterraggi di precisione con sensori di superficie, capaci di calcolare e prevenire i rischi di zone particolarmente ostili, valutando l’altitudine e la velocità del veicolo oltre alla topografia del terreno. In tempo reale.

Iniziata nel luglio 2010, l’avventura del progetto Morpheus ha subito una battuta d’arresto nel 2012 a seguito di un brutto incidente che ha coinvolto uno dei prototipi, andato in fiamme durante una prova di volo. Nel giugno 2013 un secondo test è stato annullato. Agli ingegneri NASA è toccato riprogettare tutto da capo. Diverse parti del motore sono state sostituite integralmente e la strumentazione di bordo è stata alquanto semplificata. Il 10 dicembre 2013 il lander ha portato a termine con successo il suo primo volo verticale e da allora il progetto ha ripreso forza. L’obiettivo per l’agenzia spaziale statunitense è quello di avere in tempi brevi un lander capace di decollo e atterraggio con un carico di trasporto di mezza tonnellata.

Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga


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