In questi giorni ho deciso di informarmi definitivamente sulle ragioni dei NoTav, così ho visitato il loro sito e mi sono scaricato le “150 Ragioni del NO”, trovandole piuttosto convincenti. Ecco perchè:
- Innanzitutto i costi: si parla di 170 Milioni di Euro al chilometro. Impressionante per uno che guadagna meno di mille Euro al mese, ma anche per uno stato che si troverebbe a dover pagare decine di Miliardi di Euro (Si parla, contando anche gli interessi sui mutui necessari, di almeno 35 Miliardi di Euro), togliendo risorse a voci quali Sanità, Istruzione e Pensioni, ben più importanti.
- Secondo punto, l’utilità: negli ultimi vent’anni, pare che il traffico merci e passeggeri sia diminuito drasticamente, esattamente all’opposto di quanto hanno pianificato le società e i sostenitori dell’Alta Velocità.
- Terza, importantissima ragione, l’inquinamento: nonostante si sbandieri ai quattro venti la favola dei treni che inquinano di meno, si parla di abbassare la temperatura dei tunnel dai 60° che si avrebbero una volta terminati i lavori, ai 32° che dovrebbero raggiungersi per sopravvivere nel passaggio degli stessi. Senza contare che i treni con i pianali Modalhor, usati sui treni ad Alta Velocità, dimezzerebbero le capacità di carico, raddoppiando i treni in circolazione, con un effettivo aumento dei consumi di CO2. Ne consegue che anche l’ambiente non è dalla parte della Tav.
- Quarta ragione, il rischio di incidenti: con una moltitudine di treni merci e passeggeri, le differenti velocità dei mezzi porterebbero a margini ridottissimi di errore per ciò che concerne i ritardi eventuali, con elevati pericoli di tamponamenti o, più verosimilmente, rallentamenti dell’intera rete (Basti pensare che un TAV passeggeri deve passare a 220 Km/h, mentre uno merci a 120 Km/h). Le responsabilità sugli addetti ai lavori sarebbero enormemente aumentate.
Queste sono quattro, ristrette, ragioni che mi hanno convinto che la strada del NO è la migliore. Una più approfondita analisi è possibile trovarla nel sopra citato sito, completo e ben strutturato.
Questa lunga introduzione ha lo scopo di far comprendere a chi legge perchè mi voglio scagliare contro quella frangia “estrema” dei NoTav, spesso rappresentata da persone che si possono trovare in qualsiasi luogo ci sia una giusta causa da difendere e che, puntualmente, distolgono l’attenzione dalle ragioni reali della protesta, focalizzando l’opinione pubblica sui disordini, sui disagi e sulle stupidaggini che compiono. Anarchici, antagonisti, chiamateli come volete, si tratta di fannulloni che nulla hanno a che vedere con le manifestazioni, ma che aiutano le mafie imprenditoriali, il cosiddetto Sistema, a realizzare ogni scopo con le loro violenze e che, puntualmente, concentrano i già corrotti Media italiani su fatti ed avvenimenti che nulla hanno a che vedere con le vere ragioni della protesta.
Per questo invito chiunque ad informarsi sui “perchè” del NO, senza pregiudizi politici, senza insensate voci del progresso a tutti i costi, senza arrendersi alla malainformazione di cui siamo vittime.
Flavio Coraglia