Note a margine scritte da Gerolamo Rossi

Creato il 04 aprile 2014 da Yellowflate @yellowflate

Mi ascrivo pure a debito di attestare qui la più viva gratitudine alla gentilissima signora Alessandrina [Arbarello, n.d.r.], vedova dell’illustre cav. Prof. Gaspare Buffa, per aver messo a mia disposizione alcune note e documenti raccolti dall’ottimo di lei consorte, tra cui vuol essere citato un volume in folio (1) col titolo: Vol. II – Parte prima.Stato dei documenti posti a corredo della lite commenda di Ferrania; stampato a Torino da Girolamo Reggio ed eredi Cafasso nel 1796, ricco di pregevoli carte.

Vo debitore, al comm. Sebastiano Sanguinetti, già intendente di Finanza, il quale impalmava Ida mia figlia, se ho preso a scrivere questa Memoria del suo paese nativo [Cairo Montenotte, n.d.r.], e se con amore e intelligenza sono stato da lui coadiuvato nelle mie ricerche.

Infatti, nel settembre dell’anno 1896 recatomi a Cairo, chiamatovi da care consuetudini di famiglia e visitando per gentile condiscendenza del Teologo Don Antonio Branda l’archivio di quell’antica chiesa pievana, alla quale è degnamente preposto, mi venne fatto d’imbattermi in un codice cartaceo privo di titolo, ma contenente il Rituale delle Rogazioni triduane già solite a celebrarsi in quell’arcipretura.

Inoltre, l’egregio professore Federico Patetta mi ha favorito copia d’un iscrizione, che si legge dietro una tela rappresentante il castello e la torre di Cairo nel 1625, ricopiato il tutto da un fresco già esistente nel Santuario di Nostra Signora del Bosco, dalla cui intercessione ripetevano i Cairesi d’esser stati liberati da maggiori pericoli. Ecco l’iscrizione: Anno 1625 die 2 julii Gallorum et Allobrogum – exercitus oppi dum Carii obsidet oppugnat –vi capit tormenti muralis 144 ictibus esplosi – victores multa depopulantur postero autem die – lberatis oppidanis Virgine intercedente – recedunt.

Nota 1 – in-folio Con riferimento all’arte antica della stampa, quando la carta era fabbricata a mano, si dice quello di un libro i cui fogli di stampa risultino piegati una volta sola in modo che ciascuno di essi presenti quattro facciate. Nell’uso moderno si dice di ogni volume che, indipendentemente dal numero delle volte in cui è piegato il foglio, misuri come minimo 40 cm di altezza e 26 di larghezza. Più precisamente, l’espressione latina In folio (abbreviato anche in 2º), tradotta letteralmente, significa nel foglio. È un termine tecnico della legatoria: si intende indicare il formato di un libro i cui fogli di stampa sono stati piegati una sola volta lungo il lato minore, in modo da avere quattro facciate. Le dimensioni in altezza della pagina possono variare tra 30,49 cm e 38,1 cm. I filoni sono verticali e la filigrana si trova al centro di una delle carte.

Bruno Chiarlone 



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