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Note di prosa - 5

Creato il 04 ottobre 2010 da Sulromanzo
Di Morgan Palmas
"Mosè era il giovane più pacifico e tranquillo di tutto il paese ma da profugo, a Torino, aveva ascoltato i comizi dei socialisti e anche aveva letto i primi numeri di Ordine Nuovo, la rivista di Gramsci.Quando sul finire dell'estate era ritornato al paese perché sua madre non ce la faceva più a restare lontana, aveva portato con sé le idee della rivoluzione socialista. Alla sera, nelle baracche, quando gli operai si ritrovavano dopo la giornata di lavoro, cercava di diffondere il suo credo e qualche volta intonava L'internazionale. Ma proprio sottovoce perché i carabinieri li avrebbero arrestati per schiamazzi o trovato il pretesto di condurli al comando di stazione perché gli internazionalisti e i socialisti - ma non si sapeva poi che cosa era questa distinzione - erano considerati molto, molto pericolosi".["L'anno della vittoria" di Mario Rigoni Stern]

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