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Note di prosa - 56

Creato il 21 dicembre 2010 da Sulromanzo

Dalle vecchie fiabe qualcosa mi chiama

 

Dalle vecchie fiabe qualcosa mi chiama,

mi fa cenno una mano bianca,

e canta e risuona

l'incanto di un paese magico;

 

dove fiori colorati sbocciano

nella luce dorata della sera,

e ardono con gentile profumo

nel loro volto di sposa;

 

e verdi alberi cantano

antichissime melodie,

le aure suonano lievi

e gli uccelli cantano con loro;

 

e immagini di nebbia sorgono

fuori dalla terra,

e danzano carole aeree

in strani cori;

 

e bagliori azzurri splendono

su ogni foglia e ogni ramoscello

e luci rossastre si rincorrono

in circoli folli e fantasiosi;

 

e fonti sonore sgorgano

da selvaggi blocchi di marmo,

e strano nei ruscelli

risplende il riflesso.

 

Ah, potessi anch'io venire,

e là rallegrare il mio cuore,

e deporre ogni dolore,

ed essere libero e beato!

 

Ah! Quel paese della gioia

che vedo spesso in sogno,

al primo sole del mattino,

svanisce come lieve schiuma.

 

 

 

I vecchi canti malvagi

 

I vecchi canti malvagi,

i sogni brutti e maligni,

dobbiamo ora seppellirli,

prendete un grande sarcofago.

 

Dentro vi metto tante cose,

ma non dico ancora quali,

la bara deve essere ancora più grande

della botte di Heidelberg.

 

E prendete una grande bara

di assi forti e grosse;

deve essere ancor più lunga

del ponte di Magonza.

 

E prendete anche dodici giganti,

che devono essere ancora più forti

del grande San Cristoforo

del duomo di Colonia sul Reno.

 

Questi porteranno la bara

e la getteranno nel mare;

perché a un sarcofago così grande

si addice una grande tomba.

 

Sapete perché il sarcofago

sarà così grande e così pesante?

Io verso il mio amore

e il mio dolore là dentro.

 

 

Ho pianto in sogno

 

Ho pianto in sogno.

Sognavo che tu giacevi nella tomba.

Mi svegliai, e la lacrima

scorreva ancora già peril mio viso.

 

Ho pianto in sogno.

Sognavo che tu mi lasciavi.

Mi svegliai, e piansi

ancora amaramente.

 

Ho pianto in sogno.

Sognavo che tu mi amavi ancora.

Mi svegliai, e ancora sempre

scorre il fiume della mie lacrime.

 

 Trad. di Amelia Maria Imbarrato

 

Robert Schumann - da "Dichterliebe" (Amor di poeta), ciclo di lieder su testo di Heinrich Heine:
Ich hab in Traum geweint (Ho pianto in sogno) - Fritz Wunderlich

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