Magazine Poesie

Note di prosa - 77

Da Sulromanzo

Nel Paese dei Morti di Habib Tengour

Tiresia - Perché, o infelici, abbandonare la chiara luce

del sole e  visitare i morti in questo luogo amaro?

  - Odissea, XI


Ombre I
Tutti questi morti
chi fra noi li interrogherà
avremo bisogno di un’ecatombe ancora
e di lacrime
a meno che questo vento che ci distrugge
non ci abbia fatto perdere la ragione
al punto che non ci importerà più il nuovo incontro
Ombre 2
Tutti questi morti
quali nomi invocare nel cerchio
le mani tese in una preghiera d’addio
a fior di labbra
non ci si lamenta più come altre volte
così tanta gente sparisce ogni giorno che il cuore
rifiuta di ricordare il dolore
è questa metamorfosi?
Ombre 3
Tutti questi morti
che mai si vedono
era nel loro destino di morire?
donne bambini giovani vecchi e combattenti
molti somigliano al povero Alpénor
nemmeno capaci di mantenere l’equilibrio
i giornali consacrano loro una rubrica, talvolta
malgrado la censura
“sono tanti” si dice così di loro ci si dimentica
Ombre 10
Tutti questi morti
che lentamente si ritirano dalla nostra vita
che abbiamo offerto loro in tutto questo tempo
delle parole troppo scucite per farne poesie
parole ritenute dal rimorso o da questa paura
sospesa davanti ai nostri occhi
dopo l’alba del tempo secondo l’antico detto
delle parole che ci diventano oscure con l’uso
ci si interroga a volte sulle celebrazioni
il loro fasto non accende lo strano desiderio della memoria

 

***

Goffredo Petrassi - Morte dell'Aria (1950), tragedia in un atto su libretto di Toti Scialoja (1950).
Orchestra e Coro di Milano della RAI diretti da Bruno Maderna (1968)
Coro diretto da Roberto Benaglio.

 

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