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Note di prosa - 78

Creato il 08 febbraio 2011 da Sulromanzo

L’aum di Paramahansa Yogananda

 

Le cose materiali forniscono vera gioia? No! Per qualche momento danno un

piccolo piacere passeggero, che, sempre, è, però, seguito da pene. Esse ci

promettono gioia, ma non mantengono la parola data.

Colui che si diverte troppo con i piaceri della terra smarrirà la felicità;

coloro che si arrendono alla vita sessuale perderanno la loro vitalità;

chi mangia eccessivamente perderà la salute e la soddisfazione del cibo.

Ovunque andrete vi accorgerete che la gente raccoglie il frutto degli

eccessi che ha seminato durante l'esistenza.

 

"Il prezzo del peccato è la morte".

 

Il peccato è ignoranza; ignoranza delle leggi cosmiche Divine della vita.

Soltanto quando giungiamo a vivere armoniosamente con la legge di Dio ci

armonizziamo con il nobile proposito dell'esistenza umana.

Dio non ci castiga; siamo noi stessi a castigarci, in accordo con la legge

di causa e di effetto. Se semineremo buone opere raccoglieremo felicità;

se, invece, ne produrremo di cattive, ci ritroveremo immersi in molti

dispiaceri.

La vecchiaia, le preoccupazioni, le malattie, e la morte rappresentano solo

alcuni effetti del peccato, o ignoranza della legge universale.

 

Sarebbe cosa completamente inutile se noi soddisfacessimo la presente vita

"esistendo" solamente, e, poi, morendo. Tutti noi speriamo che le nostre

vite producano bene e piacere.

 

Devi seguire il sentiero, sino alla fine; e se avrai scelto quello

appropriato, inevitabilmente, lì, incontrerai Dio. Evita i viottoli del

desiderio materiale, che conducono soltanto a un abisso di insoddisfazione.

 

***

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